Il Pisa verso la ripartenza, calciatori convocati in sede

Sport
PISA e Provincia
Lunedì, 25 Maggio 2020

Il protocollo prevede tamponi per tutti ogni quattro giorni, intanto si va verso la guerra delle Tv, con il ministro Spadafora che chiede immagini in chiaro

Con l’emergenza coronavirus che si sta piano allentando anche il Pisa si prepara a tornare verso i blocchi di partenza, anzi di ripartenza di questa stagione che secondo le volontà della Lega B dovrebbe riprendere nell seconda metà del mese di giugno. Tre le date in ballottaggio: 20 giugno come la serie A, 23 giugno, ovvero a metà settimana per sfalsare la ripartenza con il massimo campionato, oppure il 27 giugno, considerata la data limite per poter poi portare a termine la competizione disputando le ultime 10 giornate ed i playoff e playout.

Come il resto della truppa anche il Pisa si prepara alla fase 2 del calcio, con il passaggio dagli allenamenti individuali presso il proprio domicilio, a quelli di gruppo. La lettera di convocazione da parte della società è partita e per domani i calciatori nerazzurri sono attesi in città (Gucher potrebbe arrivare il 3 giugno alla riapertura della frontiera con l’Austria per evitare la quarantena) per svolgere le visite mediche, fra queste, ovviamente, ci sono i tamponi. Tutti i calciatori e lo staff si sottoporranno all’esame e in caso di esito negativo per tutti si potrà ricominciare a lavorare a San Piero a Grado oltre che all’Arena Garibaldi, strutture entrambe già sanificate dalla società nerazzurra. Gli esami non finiscono mai, quelli della vita e anche quelli medici, tanto che le società, secondo i protocolli, dovranno organizzarsi per eseguire i tamponi ogni 4 giorni, uno sforzo economico notevole, ma necessario pr garantire un finale di stagione in sicurezza.

Se la data di ripresa è ancora incerta, su quella entro la quale la stagione 2019/2020 deve concludersi, non ci sono dubbi: il 20 agosto tutti i verdetti dovranno essere emessi e per quella data andranno anche a scadere i contratti dei calciatori (prestiti compresi), che verranno prorogati per garantire il regolare svolgimento di questa ultima parte del torneo.

Surreale sarà il clima all’interno dello stadio, ne abbiamo già vissuto un triste prologo con il derby Pisa-Livorno giocato in uno scenario desolante e per le prossime partite lo sarà ancor di più: percorsi separati, mascherine, guanti, gel igenizzanti, distanziamento sociale e spalti completamente vuoti. Anche i giornalisti potrebbero restare fuori, spazio solo alle telecamere le cui immagini il governo in queste ore, sta cercando di rendere visibili a tutti. Sarà questo, verosimilmente, il nuovo campo di battaglia su cui ministero dello sport e governo del calcio andranno a scontrarsi. In ballo ci sono i milioni di Sky e Dazn e non sono bruscolini, da qui ad un mese ne leggeremo ancora delle belle.

 

massimo.corsini