Il Presidente del Parco di San Rossore fa il punto sul modo di raggiungere il parco rispettando l'ambiente

Cultura
PISA e Provincia
Venerdì, 19 Giugno 2020

Il presidente del Parco di San Rossore, Giovanni Maffei cardellini, entra nel merito di come si possa raggiungere il parco rispettando l'ambiente e in sicurezza.

La scelta di poter far sostare le auto, negli ultimi 500 metri del viale delle Cascine, sulla pista ciclabile, ha incontrato molte critiche e con questo comunicato si ricorda che per poter andare a San Rossore ci sono anche un trenino gratuito dal parcheggio di via Pietrasantina e un battello dagli Scali Roncioni a Pisa. Vale a dire che non è necessario favorire l'arrivo delle auto consentendo il parcheggio dove, solitamente, non consentito.

«Siamo partiti da una situazione di necessità, le direttive del Governo, ribadite dal Prefetto, di evitare assembramenti. Da qui abbiamo iniziato un ragionamento su come si arriva a San Rossore, un dibattito che non si limita alla sosta sulla pista ciclabile ma che è più ampio: stiamo analizzando qual è la migliore offerta di mobilità che permette di raggiungere e fruire la Tenuta rispettando l'ambiente» così il presidente dell'Ente Parco Giovanni Maffei Cardellini. Negli ultimi giorni sono anche stati installati pannelli a messaggio variabile all'ingresso che, oltre a fornire informazioni ai visitatori, conteranno le auto che entrano, contribuendo a dare utili indicazioni.

La situazione preCovid - «Non possiamo certo dire che le macchine parcheggiate tutte intorno a Cascine Vecchie, come siamo stati abituati da anni, siano una situazione decorosa e sostenibile. Ricordiamo per esempio cosa è successo il giorno del Fai, a fronte di una bellissima iniziativa c'erano macchine ovunque con rischio anche per i bambini – continua Cardellini - Già per venire incontro a questa esigenza di una sosta ordinata e rispettosa della natura abbiamo recentemente realizzato aree su terra battuta con ghiaia circondate da cordoli in legno, segnalate dalla nuova cartellonistica».

Dopo il Covid - «Le richieste di sicurezza per il Covid ci hanno imposto di vietare l'accesso ai mezzi privati nei weekend, tranne che per le categorie deboli: persone disabili, anziani e donne incinte. In molti ci hanno ringraziato, vedendo com'è bello il Parco senza auto, e si vede il viale delle Cascine percorso da tantissime persone in bici e a piedi, è il Parco che si allunga verso la città. Se è vero che prima della sbarra di ingresso c'è chi sosta sulla pista ciclabile, è anche vero che in quei punti si trovano raramente auto sulla carreggiata ma solo persone a piedi ed in bici. Ovviamente la Tenuta deve essere fruibile anche a chi viene da lontano e per questo abbiamo istituito il servizio transfer con il trenino elettrico dal parcheggio di via Pietrasantina ed il battello dallo scalo Roncioni, che sono sempre pieni (400 persone al giorno): li potenzieremo e stiamo verificando la possibilità di convenzionarli con il trasporto pubblico locale. Emerge qui una mancanza storica, un bus che arrivi a San Rossore, l'abbiamo chiesto più volte, ne ribadiamo la necessità. Sulla recente ordinanza che permette la sosta sulla pista ciclabile, temiamo sia disincentivante all'utilizzo di mezzi ecologicamente più sostenibili. Perchè invece non pensiamo a come migliorare il percorso per le bici, che ora è solo una striscia in terra con un'ampiezza fortemente ridotta anche per la vegetazione? Sarebbe più sicura e fruibile una pista in sede protetta. Sono ragionamenti che vogliamo fare insieme agli altri enti interessati, perchè San Rossore è patrimonio di tutti - conclude Cardellini - Ovviamente in questo percorso, teniamo conto delle esigenze di chi fornisce e usufruisce dei servizi all'interno della Tenuta: ippodromo, albergo, maneggio, ristoranti».
 

luca.doni