Il teatro di "Animali Celesti" in scena il 19 luglio al Giardino Scotto

Cultura
PISA e Provincia
Venerdì, 17 Luglio 2020

"Il Sigillo, delusioni e sogni di migranti in cerca di diritti universali" della Compagnia "Animali Celesti" in scena il 19 luglio al Giardino Scotto

Scritto e diretto da Alessandro garzella e Satyamo Hernandez, menzione speciale al premio Migranti 2018. Performance di teatro, musica, video arte e danze sui popoli migranti. L’opera è un piccolo tributo artistico alle sofferenze e al coraggio delle persone che dal terzo mondo giungono fino a noi, sperando in un mondo più bello e più giusto rispetto a quello che la storia ha riservato a molti di loro.  
 
Un gruppo di artisti provenienti da diversi continenti - Europa, Africa, America - ripercorrerà il percorso svolto dal CANTIERE DELLE DIFFERENZE, un presidio d’arte contemporanea che ANIMALI CELESTI teatro d'arte civile e AEDO promuovono da molti anni in Toscana, nelle zone geografiche e umane a rischio di marginalità, con particolare riferimento alle culture extra comunitarie, alle disabilità, agli adolescenti e agli anziani in difficoltà: il cantiere è un laboratorio di ricerca e sperimentazione basato su processi di reciproco apprendimento che utilizzano le abilità e le disabilità di ognuno, nella prospettiva di valorizzare l’arte come linguaggio che combatte le ingiustizie sociali e il nutrimento che le diverse culture offrono al mondo, specie quando provengono dalle periferie umane più povere e dimenticate.

La performance è stata premiata a Palermo con una menzione speciale della giuria nella fase finale del Premio Migrarti 2018 perché "presenta una ricchezza di linguaggi artistici e mostra un percorso di teatro sociale esemplare, in grado di coinvolgere, in una azione etica e artistica un gran numero di partecipanti con particolare attenzione ai ragazzi di seconda generazione”.

Non essendo possibile riproporre in scena un percorso che ha coinvolto centinaia di partecipanti, Alessandro Garzella e Satyamo Hernandez, assieme a Chiara Pistoia, Sara Capanna, Giulia Paoli, Alain Frank Nahi e Boris Pierrou, hanno raccolto l’essenza fondamentale di questa esperienza, concentrando il senso emotivo di quei vissuti in un piccolo viaggio di parole, suoni, danze e visioni. L’atto teatrale prevede un contributo in video con stralci di un docufilm curato da due giovani professionisti immigrati di seconda generazione e si conclude con la distribuzione di un passaporto di cittadinanza universale a tutti gli spettatori che condivideranno i principi e le responsabilità di un documento particolarmente significativo sul piano simbolico: prefigurare, non solo utopicamente, un mondo senza confini, privo di violenze economiche, sociali e culturali. Un mondo reso bello dall’arte. Un mondo divenuto apolide per la felicità d’esistere ovunque, nonostante avversità e sfortune.
 

redazione.cascinanotizie