Il viaggio de I Rintronauti: il Forte Bastione a Fosdinovo

Cultura
Cascina
Giovedì, 20 Aprile 2017

Sulle Alpi Apuane si può visitare un forte ricco di storia, utilizzato in entrambe le guerre mondiali, purtroppo oggi ridotto a rudere, ma sicuramente ancora ricco di fascino: il Forte Bastione. Il Forte Bastione si trova nel comune di Fosdinovo (MS) in località Spolverina su un’altura chiamata appunto Monte Bastione e da esso domina sulla valle di Magra e sulla Versilia.

La sua costruzione risale alla seconda metà del 1800 con lo scopo di proteggere la piazza marittima di La Spezia da attacchi di terra e di mare. Nei suoi primi decenni di vita non fu sparato un sol colpo e durante la prima guerra mondiale fu utilizzato come campo di prigionia per i prigionieri austriaci.

Durante gli ultimi anni del secondo conflitto mondiale fu un caposaldo della Linea Gotica (vuoi visitare altri luoghi della seconda guerra mondiale in Toscana? Visita il nostro blog)e fu utilizzato dall’esercito tedesco come osservatorio di artiglieria per cannoneggiare gli eserciti Alleati che tentavano di risalire la Penisola. In questo periodo fu teatro di combattimenti e subì duri bombardamenti dei quali porta tutt’oggi i segni. Conquistato e occupato dagli Alleati perse velocemente ogni utilità militare e fu abbandonato, da allora è in rovina.

Nonostante la vicinanza alla strada che passa a poche centinaia di metri, il forte è pressoché invisibile, completamente avvolto dalla vegetazione. Raggiungerlo è facile, con una semplice passeggiata di pochi minuti, ma finché non si entra nelle sue mura non ci si rende conto delle sue grandi dimensioni. La vegetazione cela alla vista la maggior parte delle sue strutture, ma vi assicuriamo che là su quella montagna c’è un enorme fortificazione.

L’accesso avviene da una passerella di legno su un fossato alto 5/6 metri dalla quale si entra al primo piano di un grande edificio alto 3 piani. A questo punto si susseguono alla nostra destra e alla nostra sinistra una serie interminabile di stanze, molto buie in quanto la vegetazione ha coperto anche le finestre. Avventurarsi in questi locali è pericoloso (è consigliabile portarsi una torcia): ci sono frequenti voragini nel pavimento e i soffitti sono malmessi a causa dell’incuria e degli effetti dei bombardamenti subiti. Bisogna muoversi con la massima cautela e valutare attentamente se è il caso di proseguire o meno.

Sconsigliamo la visita ai bambini e se avete un cane è meglio tenerlo al guinzaglio, soprattutto all’interno degli edifici, ma anche all’esterno in quanto il limite dei fossati non è ben visibile. Si può esplorare anche tutta l’ala sinistra del Forte Bastione, mentre quella destra è perlopiù crollata sotto i bombardamenti. Salendo sul terrapieno centrale si gode di una bellissima vista sulla Val di Magra e sulla Versilia. Prestate attenzione anche in questo punto poichè nonostante si abbia l’impressione di essere su una collinetta in realtà abbiamo sotto i piedi un edificio alto due piani.

Tra gli arbusti si possono ancora scorgere le postazioni dei cannoni e se vi sentite avventurosi potete cercare il bunker posto a sud del Forte Bastione che noi purtroppo non abbiamo potuto visitare in quanto il giorno della nostra visita era in atto una battuta di caccia proprio su quel versante.

Un ulteriore precauzione sarebbe quella di non uscire troppo dai sentieri battuti in quanto nei dintorni potrebbero esserci ancora ordigni bellici inesplosi che ogni tanto gli abitanti dei dintorni vanno a cercare armati di metal detector. Precisiamo comunque che la maggior parte di questi ordigni dovrebbe essere esplosi durante un incendio che ha investito il Monte Bastione una decina di anni fa. Il luogo è comunque pieno di fascino e anche se non si presta molto ad essere fotografato a causa della vegetazione esuberante che copre tutto vale sicuramente la visita. In conclusione è veramente un peccato che luoghi come il Forte Bastione, così ricchi di storia e suggestioni, siano abbandonati a sé stessi quando potrebbero avere un grandissimo potenziale a livello di sfruttamento turistico. Quindi visitatelo, cerchiamo di farlo rivivere.

Per maggiori informazioni su come raggiungerlo clicca qui.

 

luca.doni