Inflazione alle stelle. L'allarme di Coldiretti

Economia
PISA e Provincia
Martedì, 30 Agosto 2022

Nel 2022 i pisani spenderanno 546 euro in più per pane, pasta, carne, pesce e verdure

Riporta la nota di Coldiretti Pisa

L’inflazione alleggerisce sempre di più il carrello della spesa delle famiglie pisane che dovranno spendere 546 euro in più per acquistare pane, pasta, latte, carne, pesce e verdure nell’anno corrente. A luglio l’indice che fa riferimento ai prezzi medi dei generi alimentari ha raggiunto il 9,1%, è vero al di sotto della media regionale (10,2%) e di quella nazionale (10,1%) ma di ben 9 punti superiore rispetto ad un anno fa. È invece cresciuta di 6,2 punti percentuali l’inflazione generale che si è attestata, sempre a luglio, al 7,7%. A dirlo è Coldiretti Pisa sulla base dell’indice Nic secondo cui le famiglie pisane spenderanno 100 milioni di euro in più per fare la spesa nel 2022. La causa è da ricercare nel mix esplosivo dell’aumento dei costi energetici legato alla guerra in Ucraina e del taglio dei raccolti per la siccità che aumenta la dipendenza dall’estero e alimenta i rincari. “Ci aspetta un autunno caldo. Per molte famiglie, soprattutto per coloro che vivono in una condizione economica già precaria, riempire il carrello sarà sempre più complicato: in molti saranno costretti a fare ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente ai pacchi alimentari. – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Pisa nonché Presidente Coldiretti Toscana – Il trend dei prezzi anche nella nostra provincia, così come del resto in tutta la regione, non tende a decelerare. La curva dell’inflazione ha continuato a salire in questi ultimi dodici mesi ad eccezione del mese di aprile che aveva fatto sperare tutti noi in una frenata. Ma non è stato così”.

La categoria per la quale le famiglie spenderanno complessivamente di più è il pane, pasta e riso, con un esborso aggiuntivo annuale di quasi 115 euro – sottolinea Coldiretti Pisa -, e precede sul podio carne e salumi che costeranno 98 euro in più rispetto al 2021 e le verdure (+81 euro). Seguono latte, formaggi e uova con +71 euro e il pesce con +49 euro, davanti a frutta e oli, burro e grassi. Per contrastare i rincari, e mettersi al riparo dalle speculazioni, Coldiretti suggerisce di sfruttare i vantaggi della filiera corta e degli acquisti direttamente in azienda rivolgendosi, per esempio ai mercati di Campagna Amica, per assicurarsi prodotti di qualità, stagionali, genuini e di provenienza locale e sicura che subiscono in maniera decisamente minore degli aumenti del costo dei trasporti.  

Se i prezzi per le famiglie corrono l’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne dove – continua Coldiretti Pisa – più di 1 azienda agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben il 38% si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione, secondo il Crea. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio, dal 40% dei vasetti di vetro al 35% delle etichette (+35%). “Bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro. – conclude il Presidente di Coldiretti Pisa, Filippi - Torniamo a ribadire la necessità di lavorare ad accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni.

redazione.cascinanotizie