Interrogazione urgente del M5S sulla casa famiglia di Marciana
Interrogazione urgente all'assesore al Welfare Edoardo Ziello da parte del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle. Oggetto dell'interrogazione, che Loconsole e Barontini sperano possa essere discussa già nel consiglio comunale di venerdì prossimo, è il trasferimento a Pisa degli ospiti della casa famiglia di Marciana con la conseguente chiusura della struttura stessa.
Ecco di seguito il etsto dell'interrogazione presentata:
I sottoscritti Consiglieri Comunali Claudio Loconsole e David Barontini del Gruppo “Movimento 5 Stelle”
PRESO ATTO
- delle notizie riportate sulla stampa locale di questi giorni dalle quali si apprende che gli ospiti della casa famiglia di Marciana, dovrebbero essere trasferiti in una nuova struttura appena accreditata, denominata “Dopo di noi” a Pisa, ufficialmente perché la struttura di Marciana presenta “problemi di adeguamento alla nuova normativa”;
PREMESSO CHE
- da informazione assunte risulterebbe che:
1. le persone ad oggi ospitate siano in numero pari;
2. l’immobile in oggetto sia attualmente di proprietà della , ad essa pervenuto in seguito a ;
3. l’immobile ed alcuni terreni adiacenti siano stati ceduti in comodato d’uso gratuito per venti anni alla Cooperativa sociale Insieme, affinché vi nascesse e potesse operare una Casa Famiglia per Disabili e che vi fosse ospitato, un disabile grave di Marciana rimasto solo al mondo e molto affezionato al suo paese, oltre che molto benvoluto dai paesani;
4. la Cooperativa abbia curato l’onerosa ristrutturazione dell’immobile e nel 2004 abbia inaugurato lo stesso alla presenza dell’Arcivescovo Plotti e dell’allora assessore regionale al diritto alla salute Enrico Rossi;
5. in seguito, la Cooperativa sociale Insieme sia confluita nella Cooperativa Paim che attualmente gestisce la casa famiglia dove opererebbero notte e giorno ;
CONSIDERATO CHE
- sempre da informazioni assunte in via informale, risulterebbe corrispondente al vero che:
1. i familiari degli ospiti disabili paghino una retta mensile;
2. gli ospiti vivano ormai da 13 anni in una struttura di dimensioni adeguate alle loro esigenze e tra loro si sentano come componenti di un’unica famiglia;
3. gli spazi siano stati personalizzati da ciascuno come se fossero nella propria casa;
4. gli ospiti vivano in un contesto paesano dove intrattengono rapporti di amicizia ormai consolidati con le persone del posto;
5. accudiscano un cavallo ed un asino oltre ad un piccolo orto;
6. i familiari siano tutti concordi nell’adoperarsi affinchè i loro congiunti disabili possano rimanere nella struttura, contrariamente a quanto affermato dalla presidente della SDS Sandra Capuzzi ;
7. che gli stessi familiari siano disponibili a contribuire alle spese per l’adeguamento dell’immobile alle attuali normative;
tanto premesso i sottoscritti
INTERROGANO IL SIG. SINDACO E L’ASSESSORE AL WELFARE per
- conoscere quali modifiche sono necessarie per rendere agibile e funzionale la struttura e se il Comune sarebbe disposto a contribuire;
- sapere se la Giunta è intenta ad impedire che le persone ospiti della struttura siano costrette a lasciare, anche temporaneamente, un ambiente che viene considerato come casa propria;
- appurare se ci sono stati finanziamenti da parte delle passate Amministrazioni del Comune di Cascina, dirette e/o tramite la Società della Salute, oltre che delle Amministrazioni Regionali alla Cooperativa sociale Insieme, per il progetto specifico di casa famiglia per disabili.