La Darsena Europa minaccia la Posidonia nell’Area Marina Protetta delle Secche della Meloria

L'allarme lo lancia il presidente del Parco Lorenzo Bani

La costruzione della Darsena Europa al Porto di Livorno mette a rischio la Posidonia oceanica, una pianta sottomarina fondamentale per l’ecosistema marino e il clima. A lanciare l’allarme è Lorenzo Bani, presidente dell’Ente Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, che gestisce l’Area Marina Protetta delle Secche della Meloria, area tutelata che ospita una delle più vaste praterie di Posidonia del Mediterraneo, estesa su 7.000 ettari.

Bani si rivolge ai nuovi vertici dell’Autorità Portuale di Livorno, invitandoli a considerare attentamente i dati di ARPAT relativi al piano di monitoraggio ambientale per la realizzazione della “Piattaforma Europa”. Gli studi evidenziano come la Posidonia sia estremamente sensibile alla perdita di limpidezza delle acque, condizione che potrebbe peggiorare a causa dei lavori di ampliamento portuale. La Posidonia non solo produce ossigeno e assorbe anidride carbonica, contribuendo a mitigare il cambiamento climatico, ma protegge anche i fondali dall’erosione e funge da fondamentale habitat per la riproduzione della fauna ittica.

L’Autorità Portuale, dopo iniziali rassicurazioni basate su dati incompleti, ha ammesso che nell’area delle Secche della Meloria esistono rischi significativi legati alle opere in corso. Il progetto prevede un trapianto di Posidonia su una superficie di circa 0,006 km², una misura ritenuta insufficiente rispetto ai 70 km² complessivi di prateria e non ancora una pratica consolidata.

Bani sottolinea che la zona è soggetta a tutela comunitaria e un danno ambientale potrebbe comportare pesanti conseguenze legali, incluse possibili infrazioni europee. La sfida per i nuovi dirigenti del porto sarà quindi quella di coniugare lo sviluppo infrastrutturale con la salvaguardia di un patrimonio naturale unico e insostituibile.