La Giunta Conti e il condono fiscale, critiche dalle opposizioni

Politica
PISA e Provincia
Lunedì, 24 Giugno 2019

Adesso la chiamano "definizione agevolata della riscossione" ma in molti lo definiscono semplicemente, come sempre è stato denominato, condono. E' il decreto legge varato dal nuovo governo che consente agli evasori di pagare in "misura ridotta" svariate tasse, tra cui anche molti tributi locali. Il Comune di Pisa a trazione Lega ha deciso di utilizzare questa possibilità. Decisione che viene criticata dalle opposizioni in Consiglio Comunale, sia il Gruppo del partito Democratico che dal Consigliere di Diritti in Comune, Ciccio Auletta.

Comnunicati stampa che pubblichiamo integralmente.

 

Il decreto legge 34 del 30 Aprile 2019 consente ai contribuenti evasori, che non hanno versato tributi comunali in particolare IMU, Tari, Sanzioni al Codice della Strada, di poter rottamare le ingiunzioni fiscali emesse al 31/12/2017 relative a tributi e più in generale tributi relativi agli anni dal 2000 al 2015.

Il Comune di Pisa ha ritenuto di approvare un regolamento che consenta l’applicazione di questa norma per estendere ai tributi comunali l’applicazione di questo condono.

Se è pur vero che tale forma di “condono” - definita dalla norma  “definizione agevolata della riscossione”, consente di riscuotere il capitale e condona solo le sanzioni e gli interessi appare, a riguardo del nostro Gruppo, iniqua rispetto a chi regolarmente negli anni ha pagato le tasse e verso chi ha pagato con ritardo facendosi carico di sanzioni ed interessi. Non solo la norma discrimina i contribuenti onesti e che hanno pagato con sacrificio dagli altri, ma alimenta anche (visto che nel nostro Paese queste possibilità si ripetono nel tempo specie quando governa il Centrodestra) l’evasione fiscale, dando affidamento che comunque prima o poi un condono, un saldo e stralcio o roba simile ci sarà.

Peraltro la solidità dei conti del bilancio del Comune di Pisa, che chiude con avanzi di oltre 20 milioni, l’ingente liquidità in cassa superiore a 70 milioni di euro, non giustifica l’adozione di questo provvedimento che avrà sui conti del Comune benefici molto modesti, anzi direi negativi visto che le entrate sono state accertate ed occorre accantonare 250.000€ di fondi per coprire i mancati incassi.

Quanto ai benefici sulla SEPi, e sulla sua situazione di liquidità, atteso che le riscossioni del Comune di Pisa sono ben sopra la media dei comuni capoluogo a livello nazionale, occorre agire non tanto con questo provvedimento  quanto  con forme di sollecitazione al regolare pagamento dei comuni soci ed eventualmente con un aumento di capitale della società per rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria riducendo gli oneri finanziari (come fu fatto quando il Comune intervenne  per migliorare la gestione economica e finanziaria del Teatro).

Il Gruppo PD

 

Ecco quello di Ciccio Auletta

Oggetto: Conti e la destra salgono sul carro dei condoni: migliaia di euro non verranno incassati.

E' intenzione della giunta comunale guidata da Conti di approvare nella seduta di domani del consiglio comunale un regolamento per la rottamazione delle cartelle esattoriali relative a ICI/IMU, TARI e contravvenzioni al codice stradale. Il Comune di Pisa si avvarrebbe di quanto previsto dal decreto legge 34/2019, tra l'altro non ancora convertito definitivamente in legge dello stato. In linea con il DL verrebbero cancellati gli interessi maturati con una riduzione sostanziale delle cifre dovute al Comune. Si determinerebbe così una riduzione consistente di entrate: 678 mila euro su un totale di 2 milioni e 133 mila euro di totale riscuotibile, cioè il 35% di ciò che il Comune di Pisa deve ancora riscuotere nel periodo 2000-2017 

I condoni, anche se parziali, introducono sempre disparità tra i cittadini legittimando di fatto la possibilità per alcuni di praticare in maniera consolidata i fenomeni  illegali e antisociali dell'evasione e dell'elusione fiscale. Provvedimenti di questo tipo non sono nemmeno giustificabili a fronte delle difficoltà economiche sia di singoli cittadini che di imprese. La responsabilità sociale anche di un'amministrazione comunale nei confronti delle difficoltò economiche non può e non deve trovare scorciatoie, come il provvedimento in fase di approvazione, che introducono elementi di privilegio discriminando tra cittadini onesti e responsabili e i soliti furbetti da commedia all'italiana. Se le intenzioni del Comune fossero state quelle di intervenire su situazioni emergenziali allora altri provvedimenti si sarebbero dovuti proporre al consiglio comunale a partire dal sostegno economico diretto, dall'istituzione di un fondo sociale, fino alla riduzione delle tassazioni perequandole, appunto sulla base di oggettivi accertamenti del reale stato di necessità. Invece l'amministrazione ha prodotto soltanto una sterile lista di numeri senza fornire, nonostante fosse stato ripetutamente richiesto nelle commissioni consiliari competenti, informazioni dettagliate e specifiche che consentissero di valutare attentamente i destinatari del provvedimento. In assenza di queste informazioni è legittimo pensare che siamo ancora una volta innanzi all'ennesima iniziativa a favore di pochi e magari facoltosi "cittadini”. D'altra parte questo sospetto è confortato dall'assenza totale da parte della giunta Conti di provvedimenti mirati al contrasto dell'evasione e dell'elusione. Speriamo di essere smentiti, altrimenti quella che il governo nazionale e l'amministrazione comunale propagandano come misura anticiclica e popolare si tradurrebbe di fatto nell'esatto contrario, con l'effetto di favorire ulteriormente la sperequazione dei redditi, tra i principali motivi del declino economico del paese. Siamo assolutamente contrari a questa iniziativa e proporremo nuovamente in consiglio comunale, in coerenza col nostro programma di mandato, un pacchetto di misure che, da un lato, contrastino l'evasione e l'elusione fiscale e, dall'altro, realizzino una tassazione più equa, improntata a quel principio di progressività sancito nella nostra Costituzione secondo cui chi più ha più deve pagare.

 

Diritti in comune: Una città in comune - Rifondazione Comunista - Pisa Possibile

redazione.cascinanotizie