La Leopolda di Pisa: "Uno spazio da valorizzare, non smantellare"

Cultura
PISA e Provincia
Giovedì, 4 Aprile 2024

Dopo il passaggio della Stazione Leopolda alla Patrimonio Pisa, le associazione della "Casa della Città Leopolda" scrivono al Comune

Riporta la nota.

LA LEOPOLDA È UNO SPAZIO VIVO DA VALORIZZARE, NON SMANTELLARE

Le associazioni della Casa della Città Leopolda desiderano esprimere alcune riflessioni in merito alla proposta formulata dal Comune di Pisa di trasferire la gestione della Leopolda alla società Patrimonio Pisa. È una novità inattesa, appresa dagli organi di informazione, che merita di essere approfondita. Per questo le associazioni chiedono al Sindaco l’avvio di un confronto che permetta di valorizzare l’esperienza della Leopolda e il contributo del tessuto associativo alla vita cittadina.

Partiamo da un presupposto: la Leopolda non è uno spazio vuoto, è una struttura molto utilizzata, che accoglie numerosi eventi e attività promosse dal tessuto associativo. Il calendario di utilizzo dei locali e sostanzialmente saturo. I giochi da tavola, le presentazioni di libri, le attività con le persone con disabilità, i corsi di danza, i laboratori fotografici, la robotica educativa sono alcuni esempi delle attività che ogni giorno coinvolgono cittadini e famiglie.

L’idea alla base della Leopolda non è un sistema di prenotazione di stanze vuote. La sua linfa vitale è alimentata da una struttura di progettazione condivisa, ideata con l’obiettivo di mettere le potenzialità espresse dal tessuto associativo al servizio della collettività. Le associazioni in Leopolda trovano un contesto accogliente e facilmente accessibile. Sono responsabili di uno spazio pubblico, che curano e utilizzano per realizzare attività e servizi. La parola centrale è partecipazione. La Leopolda rappresenta un modello virtuoso di gestione condivisa di spazi pubblici, che numerose amministrazioni pubbliche hanno preso ad esempio quando hanno avuto l’esigenza di mettere a disposizione della cittadinanza spazi recuperati.

Nella proposta di trasferire la gestione degli immobili comunali a Patrimonio Pisa colpisce la mancanza di un progetto culturale e di un piano economico. Al momento l’unico risultato concreto sembra essere quello di cancellare l’esperienza della Leopolda, disarticolando i rapporti di collaborazione tra le associazioni. Il sistema tariffario applicato da una società a scopo di lucro come Pisa Patrimonio è destinato ad aumentare gli oneri a carico delle associazioni, che finiranno per disperdersi e cercare soluzioni alternative, come nel caso del centro SMS, che avrebbe dovuto accogliere le sedi di circa 20 associazioni ed è invece rimasto sostanzialmente vuoto.

Per le motivazioni espresse riteniamo indispensabile garantire un ruolo di coordinamento da parte di un soggetto collettivo che riunisca le associazioni cittadine. L’esistenza di un’associazione di associazioni aperta e plurale è una conquista a cui le associazioni non vogliono rinunciare. Se il Comune intende aprire un confronto troverà apertura e disponibilità. Ciò che conta è prima di tutto tutelare il patrimonio di idee e progetti costruito fin dal 1994, quando le associazioni proposero di trasformare il vecchio mercato in un centro culturale. La Leopolda è un bene prezioso, coltiviamo la sua crescita, lavoriamo per il bene della città.

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redazione.cascinanotizie