La Misericordia del Lungomonte licenzia 4 dipendenti

Cronaca
Politica
Economia
San Giuliano Terme
Giovedì, 16 Febbraio 2017

Dopo la Misericordia di Pisa un'altra realtà del volontariato locale si trova a dover licenziare 4 dipendenti.

Accade alla Misericordia del Lungomonte che ha sede a Mezzana, la quale ha annunciato, durante un incontro sindacale, la volontà di procedere in quella direzione.

"La decisione del Magistrato  è maturata nonostante il sindacato e i rappresentanti sindacali aziendali,  abbiano insistito per l'applicazione degli ammortizzatori sociali e per l'individuazione di un percorso condiviso,  che a partire da un progetto credibile nel medio periodo,  portasse al risanamento  ed al rilancio dell'associazione sul territorio ed al consolidamento dell'occupazione.", scrive la CGIL/FP di Pisa e prosegue "Le criticità della Lungomonte sono determinate da un intreccio di fattori negativi.

  • In primis una “governance” assai debole e priva di progettualità,  rispetto al mercato in cui operano le associazioni di volontariato.
  • La mancanza di investimenti soprattutto di mezzi attrezzati, per poter  competere e rispondere alle richieste della committenza,
  • Carenza dei rapporti con le Istituzioni ed in genere con il territorio di riferimento, finalizzati anche  ad una diversificazione dei servizi offerti.
  • Una politica del personale che pur avendo  aspetti positivi per la buona qualità dell'occupazione creata (tutti tempi indeterminati) si è  purtroppo rivelata incompatibile con le entrate,
  • L'assenza di politiche efficaci  finalizzate  all'attrazione dei volontari da impiegare nei servizi, che dovrebbe rappresentare la struttura portante di base, di qualunque associazione,
  • l'insufficienza di meccanismi di controllo e soprattutto di solidarietà che dovrebbero intervenire  da parte delle MISERICORDIE (intesa come organizzazione nelle sue varie articolazioni)  al momento in cui si creano problemi che possono mettere a rischio l'occupazione del personale o la solidità dell'associazione stessa.

Ancora una volta sono i lavoratori a pagare il prezzo degli errori e dell'irresponsabilità.

Le Misericordie che in alcuni casi,  trincerandosi dietro “l'autonomia  delle singole consorelle”, operano anche  infrangendo i propri valori fondanti,  alla stregua delle aziende padronali." conclude il comunicato di Sonia Antoni della FP CGIL di Pisa

 

luca.doni