La Paolino Bacci entra tra le “Imprese Storiche” italiane
Riconoscimento della Camera di Commercio alla storica azienda cascinese specializzata in macchine a controllo numerico
La Paolino Bacci S.r.l. di Cascina, officina meccanica nota a livello internazionale per la produzione di centri di lavoro CNC a 5 e più assi per applicazioni in diversi materiali (legno, plastica, materiali compositi, alluminio), è stata insignita questa mattina del titolo di “Impresa Storica” dalla Camera di commercio della Toscana Nord-Ovest.
Il riconoscimento, consegnato durante una cerimonia nella sede pisana dell’ente, premia oltre un secolo di attività e la capacità dell’azienda di coniugare continuità, innovazione e radicamento nel territorio.
La Paolino Bacci è una delle cinque realtà premiate quest’anno e rientra nelle 22 imprese storiche censite nella provincia di Pisa.
Ha scritto la Camera di commercio della Toscana Nord-Ovest.
Questa mattina nella sede di Pisa della Camera di commercio della Toscana Nord-Ovest si è svolta la cerimonia di consegna dell’attestato di “Impresa Storica” a cinque imprese dei territori della Toscana Nord-Ovest. Festeggiano questo traguardo tre stabilimenti balneari, Bagno Martinelli Snc di Batori Maria Paola e Batori Maria Grazia (Viareggio), Bagno Coluccini di Antompaoli Barbara & C. s.n.c. (Pietrasanta), Bagno Battelli di Biondetti Massimo (Pietrasanta), un’officina meccanica per la produzione di macchine speciali per la lavorazione del legno, Paolino Bacci S.r.l (Cascina) e una struttura ricettiva del turismo Albergo Battelli di Valeria Battelli & C. S.a.s. (Pietrasanta).
A consegnare il prestigioso riconoscimento - che certifica il patrimonio di esperienze e valori imprenditoriali che i fondatori hanno trasmesso alle generazioni successive – sono stati il presidente della Camera di Commercio, Valter Tamburini, il Sindaco del Comune di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti, e l’Assessore alle attività produttive del Comune di Viareggio, Alessandro Meciani.
“Esprimo grande ammirazione per il percorso di queste imprese storiche e per l’esempio che offrono - commenta Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest - Esse non celebrano soltanto il passare del tempo ma dimostrano anche che si può innovare senza recidere le radici, evolvere senza smarrire la propria identità continuando a generare valore economico e sociale. Sono sempre più convinto che la crescita economica sia, prima di tutto, rafforzamento della comunità e condivisione di valori da cui far nascere il futuro.”
Nel territorio della Toscana Nord-Ovest sono 93 le aziende storiche, così ripartite: 58 a Lucca, 13 a Massa Carrara e 22 a Pisa. L’elenco completo con i profili delle aziende storiche è disponibile all’indirizzo https://www.unioncamere.gov.it/imprese-storiche
Il Registro Nazionale delle imprese storiche italiane è stato istituito da Unioncamere in collaborazione con le Camere di Commercio e il coordinamento del Centro per la cultura di impresa nel 2011 in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. L’obiettivo di questo riconoscimento è di certificare il patrimonio di tradizioni, conoscenze e saperi cui sono legati da sempre lo sviluppo, la crescita e la promozione del territorio e premiare le imprese ultracentenarie che hanno saputo trasmettere alle generazioni successive il loro inestimabile patrimonio di competenze, nonché i valori fondanti del “fare impresa”. Il Registro annovera tutte le imprese, qualunque sia la loro forma giuridica ed il settore economico di attività, che risultino iscritte al Registro Imprese con continuità nello stesso settore merceologico da almeno 100 anni. L’iscrizione è gratuita ed aperta a tutti i tipi di impresa. Le adesioni al Registro avvengono su base volontaria a seguito della partecipazione ad appositi bandi online pubblicati periodicamente da Unioncamere. Ad oggi sono oltre 2.600 le imprese italiane che possono fregiarsi di un’attività secolare, documentate nel Registro.
Paolino Bacci S.r.l. - Sede: Cascina (PI)
Officina meccanica per la produzione di macchine speciali per la lavorazione del legno
Dopo aver frequentato le scuole professionali (il cosiddetto “avviamento”) Paolino Bacci venne assunto come operaio presso la O.M.T. (Officine Meccaniche Toscane), con sede a Pontedera, produttrice di macchine agricole. Diventò qui ben presto capo reparto. Nel 1918, Paolino, intravedendo possibilità sul territorio decise di mettersi in proprio allestendo a Cascina un piccolo capannone nel quale la moglie e le sorelle producevano sapone (altra attività della famiglia Bacci all’epoca), mentre lui si dedicava alla produzione di seghe a nastro per il taglio del tavolame. La sega a nastro era infatti all’epoca una macchina basilare per l’industria del mobile e quindi molto richiesta. Queste macchine venivano costruite con criteri di grande robustezza e caratteristiche di affidabilità. Alle seghe a nastro venne in seguito affiancata la produzione di pialle a filo (il popolare “sbozzino”), pialle a spessore e toupie. Tutte macchine fondamentali al tempo per i produttori di mobili cascinesi, che nel frattempo continuavano a crescere anche grazie alla nuova strumentazione. Mentre la produzione di famiglia continuava, il figlio di Paolino, Giuseppe Bacci, dopo il servizio militare venne assunto dalla Piaggio di Pontedera, dove presto raggiunse la posizione di capo reparto dando prova di grandi capacità tecniche. Nel tempo libero collaborava con il padre disegnando nuove macchine per la Bacci. Alla fine della Seconda guerra mondiale Giuseppe entrò a tempo pieno nell’impresa di famiglia. Grazie al suo contributo l'azienda decise di concentrarsi su una produzione di nicchia: non più quindi macchine convenzionali, troppo esposte alla concorrenza, bensì macchine più specializzate, rivolte alla produzione in serie di determinati componenti. Il settore su cui ci si orientò fu quello della sedia in legno, che negli anni ’50 vide nascere una grande concentrazione produttiva in Friuli. Giuseppe Bacci rivoluzionò con macchine sempre più innovative le tecnologie produttive della sedia e questo in pochissimi anni, fino al 1966 (data della sua morte). Nel giro di qualche decennio, in seguito al crollo della produzione di sedie in Italia e alla concorrenza dei produttori asiatici (Cina, Taiwan), nei primi anni ’90 l'azienda iniziò a focalizzarsi sulla produzione di ‘centri di lavoro a controllo numerico a 5 assi interpolati’, le cui applicazioni andavano oltre il campo della sedia. Si trattava di una tipologia di macchine caratterizzata da una grande flessibilità di impiego, che consentiva all’azienda di rivolgersi ai produttori di mobili, ai modellisti, ai produttori di barche, di fucili ecc. nonché di poter entrare nella produzione di componenti in plastica, alluminio e materiali compositi. Oggi, insieme ai macchinari CNC per la lavorazione del legno e non solo, l'azienda, tramite la consorella "Bacci Automation" ha iniziato a inserirsi anche nell'ambito dell'automazione e integrazione robotica nei processi industriali.


