La politica solidale con le scuole che hanno ospitato Francesca Albanese
Prese di posizioni a favore di docenti, studenti delle scuole che nei giorni scorsi hanno ospitato Francesca Albanese, scuole criticate sia dal Ministro Valditara che da esponenti del centro destra locale e nazionale
Potere al Popolo
Valditara ministro del bavaglio
Solidarietà a docenti, studenti, studentesse delle scuole Toscane e a Francesca Albanese, contro i bavagli di Valditara che ordina ispezioni nelle scuole, a Pontedera e Pisa, dove la relatrice Onu ha tenuto lezioni sulla Palestina.
La vicenda è stata presentata alla Camera da Amorese (deputato FdI) e ha ricevuto attenzioni da diversi politici del centrodestra come l'eurodeputata leghista Ceccardi.
Le denuncia è sulle modalità adottato per le lezioni (form di domande precompilati, mancanza di contraddittorio), e sul fatto che queste veicolerebbero propaganda a senso unico sulla Palestina e contro il governo Meloni.
Non ci stupiscono le reazioni, quello che però è importante notare è la misura repressiva messa in atto.
L'ispezione scolastica utilizzata per conoscere quelli che sono stati i contenuti delle lezioni, è volta a reprimere soggetti e movimenti in solidarietà alla causa Palestinese che denunciano i legami diretti tra la nostra classe politica e Israele.
Questo atteggiamento si inserisce a pieno titolo nella prassi di "sperimentazione" delle misure repressive direttamente sul campo.
Ricordiamo quello che nel febbraio del 2024 a Pisa e nelle altre piazze d'italia fu la sperimentazione del dl repressione, o le identificazioni durante il corteo lucchese dello scorso 22 settembre, allo stesso modo vediamo entrare in gioco metodi direttamente afferenti alle proposte fatte con il dl Gasparri o Delrio.
Non a caso su questo tema sia la destra che la sinistra sono schierati esattamente nello stesso modo, il punto politico sono i rapporti economici con lo stato israeliano, e la sinistra come la destra ci stanno dimostrando che quelli non vanno toccati.
Contro ogni repressione continuiamo a rivendicare e a vivere gli spazi scolastici come luoghi di sviluppo culturale, di dibattito e di costruzione di coscienza critica.
L'Osservatorio Condanna gli Attacchi: "Albanese Esperta Titolata, Stop alle Ingerenze della Lega, FDI e del Ministro"
L'Osservatorio contro la Militarizzazione delle Scuole esprime ferma condanna per la polemica strumentale sollevata dai due esponenti della Lega, Susanna Ceccardi e Giovanni Pasqualino, in merito all'assemblea di istituto prevista al Liceo Scientifico "Dini" con la partecipazione della Dott.ssa Francesca Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati. A queste sono seguite le accuse false e strumentali del consigliere Bagnoli di Pontedera, già smentite dal corpo docente del Liceo Montale.
Una serie di attacchi scomposti al mondo della scuola portati avanti dalle forze politiche presenti nella maggioranza di Governo, a cui sono seguiti un'interrogazione parlamentare del deputato di Fratelli d'Italia e l'annuncio di ispezioni da parte del Ministro dell'Istruzione Valditara e l'immediata estensione di una nuova circolare di censura, che riprende quella scandalosa del 7 novembre, nei confronti della scuola, qualora fossero trattati “manifestazioni ed eventi riguardanti tematiche di ampia rilevanza politica e sociale.”
Questo segna l'ennesimo atto di sfiducia del Ministro dell'Istruzione nei confronti del corpo docente e di tutti gli studenti e le studentesse, oltre che una profonda ignoranza nei riguardi del quadro normativo che regola la vita scolastica:
L'Art. 13 del Testo Unico sulla Scuola stabilisce che le assemblee studentesche sono occasione di "partecipazione democratica per l'approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti." Sono gli studenti, tramite i loro rappresentanti, a scegliere i temi di attualità da discutere, esercitando il loro diritto democratico.
Lo stesso Art. 13, comma 6, consente espressamente la partecipazione di "esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici" nelle assemblee di istituto. La Dott.ssa Francesca Albanese, con il suo curriculum accademico e la sua carica istituzionale di Relatrice Speciale ONU, è pienamente titolata ad essere ammessa come esperta.
L'autorizzazione, come previsto dalla legge, spetta al Consiglio d'Istituto che rappresenta trasversalmente docenti, studenti, genitori e personale ATA, ovvero tutte le anime del mondo scolastico.
Le accuse di "propaganda unilaterale pro-Pal" e di "giustificazione del terrorismo" mosse dagli esponenti politici non trovano alcun riscontro nel progetto formativo pubblicato.
Obiettivi Didattici Chiari: Il progetto "Quando il mondo dorme" è un'iniziativa dettagliata e strutturata che mira espressamente a: sviluppare il pensiero critico e la capacità di analisi; decostruire stereotipi e narrazioni dominanti; promuovere la conoscenza della storia e della cultura palestinese; educare all'empatia e alla responsabilità etica.
L'iniziativa si inserisce perfettamente all'interno delle linee guida dell'Educazione Civica (Diritti Umani, Diritto Internazionale, De-colonizzazione del pensiero, Dialogo interculturale), fornendo obiettivi formativi e contenuti espliciti, molto più dettagliati e concreti di molte altre iniziative istituzionali.
Se l'obiettivo dell'educazione civica è la conoscenza e la comprensione, l'incontro con una voce esperta che riporta la prospettiva istituzionale e umana della popolazione palestinese costituisce un elemento di arricchimento fondamentale, non di propaganda.
La critica al metodo di raccolta e selezione preventiva delle domande tramite un form ignora la realtà dei seminari online e le esigenze di tutela dell'ambiente didattico e formativo anche per adulti. Questo formato è ormai uno standard tecnico e procedurale in tutti i contesti di seminario o webinar online, inclusi quelli promossi da istituzioni di alto livello.
La selezione preventiva delle domande non serve a "epurare ogni critica," bensì a garantire il corretto svolgimento dell'incontro e a tutelare l'iniziativa da azioni di disturbo, trolling organizzato o dalla diffusione di messaggi di odio e di apologia (attività che, al contrario, rappresenterebbero una vera e propria "propaganda" contraria ai principi della scuola).
L'Osservatorio invita tutti i dirigenti scolastici e i Consigli di Istituto a respingere queste ingerenze politiche che mirano a limitare la libertà di pensiero e di dibattito nelle scuole.
L'incontro con la Dott.ssa Albanese è un atto di formazione culturale e civile, nel pieno rispetto della legge, sicuramente molto più auspicabile ed educativo di tutte le volte che il Ministero con protocolli e atti diramati dai suoi uffici scolastici ha invitato militari di ogni divisa a fare propaganda e reclutamento per la guerra nelle scuole di ogni ordine e grado.
Osservatorio contro la Militarizzazione delle Scuole e delle Università
Giovanni Bruno
Per i Cobas Scuola di Pisa
Siamo di fronte all’ennesimo tentativo del Ministro Valditara di minare la libertà di insegnamento che, garantita costituzionalmente, ha il limite solo nei principi antifascisti della Costituzione stessa.
La vicenda del collegamento online di molte scuole con Francesca Albanese, relatrice incaricata ONU per la situazione palestinese a Gaza, per una conferenza sulla situazione palestinese segna un ulteriore passo verso la instaurazione di un regime di censura rispetto a temi, argomenti e relatori invisi alle destre.
Minacciare l’invio di ispettori adducendo un infondato indottrinamento da parte dei docenti e soprattutto mettendo in discussione una figura istituzionale come quella di Francesca Albanese, non solo esperta di diritti umani ma anche rappresentante incaricata dell’ONU, significa perseguire una linea di contrapposizione politica e propagandistica che tende a boicottare la correttezza e la pluralità delle informazioni e la ricchezza della formazione culturale, riducendo la scuola a semplice contenitore di nozioni selezionate dall’alto e approvate dal MIM.
Come anche per le Indicazioni Nazionali, la torsione nazionalistica e ideologica accompagna l’allineamento alle politiche neocolonialiste dell’Occidente, escludendo qualsiasi lettura alternativa a quella dominante anche se presentata da autorevoli figure come quella di Francesca Albanese. Che una lezione di informazione e formazione, in cui si evidenziano le responsabilità politiche oggettive del nostro governo nelle vicende tragiche del genocidio a Gaza, divenga obiettivo di censura e di ritorsione da parte del Ministro Valditara è preoccupante in quanto segna la riduzione del processo didattico-educativo a mera trasmissione delle nozioni e dei valori imposti dall’alto.
Come Cobas Scuola stigmatizziamo questa modalità di procedere da parte del MIM e rivendichiamo la piena libertà di insegnamento sanciti dalla nostra Costituzione.
Marco Grimaldi – Vicecapogruppo Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera dei Deputati
“Gli attacchi rivolti a Francesca Albanese e ai docenti che hanno scelto di invitarla in webinar scolastici sono inaccettabili. Siamo di fronte a un tentativo grave di delegittimare il pensiero critico e l’autonomia dell’insegnamento, principi fondanti della nostra democrazia e della nostra Costituzione.”
Lo dichiara Marco Grimaldi, Vicecapogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, in merito alle polemiche sollevate da alcuni organi di stampa e ambienti politici contro la partecipazione della Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per i Territori Palestinesi Occupati a incontri con studenti delle scuole italiane.
“Francesca Albanese – prosegue Grimaldi – svolge un incarico delicatissimo per conto delle Nazioni Unite, documentando violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario. Attaccarla per il suo lavoro significa colpire l’indipendenza delle istituzioni internazionali e, ancor più grave, tentare di silenziare una voce autorevole che denuncia l’ingiustizia e promuove la pace.”
“Ma ciò che più mi preoccupa – aggiunge – è il clima di sospetto che si vuole alimentare nei confronti degli insegnanti. Chiedere ‘domande preventive’ o autorizzazioni ministeriali per un incontro con una figura come Albanese è un precedente pericoloso. Le scuole non sono caserme del pensiero unico, ma luoghi di formazione libera, dove si educano cittadini consapevoli, non sudditi.”
“Esprimo piena solidarietà a Francesca Albanese e a tutti i docenti che, con coraggio e responsabilità, aprono spazi di confronto su temi complessi come la giustizia, la pace e i diritti umani. Chi ha paura del dibattito ha paura della democrazia. Noi, invece, continueremo a difenderla, anche e soprattutto tra i banchi di scuola.”
