La Prefetto D'Alessandro ai microfoni di Punto Radio

Cronaca
PISA e Provincia
Giovedì, 23 Dicembre 2021

La Prefetto di Pisa, dottoressa Maria Luisa D'Alessandro ha espresso, attraverso i microfoni di Punto Radio, gli auguri a tutta la comunità pisana, mentendo in evidenza il suo voler essere punto di ascolto e al contempo attiva nel trovare le più adeguate soluzioni alle tematiche sollevate dai cittadini e dalle cittadine della nostra provincia

Una lunga e piacevole intervista, avvenuta durante il programma "Primo Piano", condotto da Massimo Marini, in cui la neo Prefetto di Pisa si è fatta conoscere al vasto pubblico.

"Volersi incontrare tra giovani e fare attività piacevoli è una bella cosa, il problema è che il centro di Pisa è molto abitato e che al contempo ci sono persone che devono riposare, o che ha un problema di salute. Direi che conterei su un dialogo inter istituzionale tra tutti gli enti della città. Cercare un circuito connesso con tutti coloro che si occupano della gestione del centro storico. La movida non è un fatto di gravi reati, è un fatto di disturbo e come tale va affrontato." così l'esordio della Prefetto D'Alessandro sollecitata sull'argomento "malamovida".

"A me piace l'onestà intellettuale,, il discorso criminale o di reati penali va assolutamente gestito secondo quanto prevedono le nostre leggi. Detto questo, il problema della movida è che quando centinaia di persone, tutte assieme, parlano, risulta essere rumore fastidioso. Noi dobbiamo ragionalre cercando un equilibro. Mi piace trattare la questione nel Comitato Ordine e Sicurezza."

Una Prefetto che è giunta nel momento in cui la diffusione del Covid 19 sta, purtroppo, riprendendo vigore.

"Anche qui ci sono leggi dello Stato che prevedono, così come la Costituzione, che in gravi crisi sanitarie prevale la difesa della comunità e non del singolo individuo. Il diritto alla salute della comunità è più importante. Attenzione la manifestazione del pensiero è tutta da rispettare, i comportamenti che minano il diritto alla salute di un'intera comunità sono invece da attenzionare."

Nei giorni scorsi a Pisa è giunta una famiglia afghana accolta grazie alla collaborazione tra Comune di Pisa, Prefettura e la Croce Rossa Italiana, sulla vicenda immigrazione ed accoglienza è stata chiara: "Non entro nel merito delle leggi se giuste o non giuste, cerco di applicarle al meglio secondo le direttive che giungono dal Ministero. Se arrivano 20 profughi e devo trovare loro una sistemazione, mi attivo per farlo. Mi è accaduto ad esempio a Sassari, nel momento in cui alcuni immigrati che erano detenuti finivano di scontare la pena e sarebbero tornati in libertà. Eravamo nel pieno del lockdown, quindi tutti obbligatoriamente a casa, ma per loro non c'era una sistemazione dove alloggiarli. E' stato il mondo della Chiesa cattolica con il Vescovo di Sassari che si è trovata subito una sistemazione."

Non è mancato di toccare l'argomento "Palazzo Rosa" a Ponsacco: "Me ne ha parlato anche la sindaca Brogi. E' un problema che riguarda comunque cittadini che risiedono sul territorio italiano. Posso affrontare le questioni economiche, sociali, relazionali. Se metto insieme più famiglie con tutte queste problematiche si deve intervenire. Bisogna capire che cosa succede, come poter intervenire e credo che non sia mai un problema economico ma un problema mentale, di capacità di organizzazione dei servizi e delle reti di protezione e con questo spirito si deve intervenire."

 

 

luca.doni