La Saeco non dimentica il Pisa

Sport
Venerdì, 8 Luglio 2016

Nell’attesa (snervante) che la burocrazia comunale lasci iniziare i lavori di sistemazione dei locali concessi ai fini museali (i lavori a carico del Comune sono già a bilancio e i lavori a carico dell’Associazione CENTO sono già in parte finanziati con l’operazione crowdfunding), continua sottotraccia il lavoro di ricerca di materiale storico.

Lo scorso 18 giugno l'associazione è andata a trovare l’imprenditore Giovanni “Gianni” Zaccanti a Gaggio Montano sull'Appennino bolognese, ex patron di Saeco insieme a Sergio Zappella e Arthur Schmed. Il nome della marchio, tanto caro ai tifosi del Pisa, deriva proprio dalle iniziali della denominazione estesa “Sergio, Arthur e compagnia”. Oggi il marchio Saeco è stato assorbito dal gruppo Philips, mentre Zaccanti e Zappella guidano un altro colosso del caffè: Caffitaly, leader mondiale del mercato delle capsule, sempre con sede a Gaggio Montano.

Zaccanti ha accolto con grande piacere e cordialità nel suo ufficio della Caffitaly l'associazione CENTO ed è stato subito un tuffo nel passato: la Saeco ai tempi della sponsorizzazione del Pisa cercava visibilità nazionale, spesso veniva scambiata per la Seiko e la vetrina della Serie A fu un mezzo strepitoso per la crescita dell’azienda. Il rapporto durò per ben tre anni, dal 1987 al 1990 e si interruppe non per dissapori, ma perché Saeco cercava una sponsorizzazione che legasse il nome della ditta al nome della squadra (nel calcio non si può) e infatti entrò nel grande ciclismo.

Gli aneddoti si sprecano, anche quelli che non si possono raccontare: dalle macchine da caffè regalate a giocatori, dirigenti e arbitri ad alcuni retroscena top secret di mercato; dai premi partita alle feste organizzate dallo sponsor con tutta la squadra di cui forse recupereremo foto e video. Uno spaccato di un grande Pisa, con il contorno di almeno una decina di maglie storiche targate Saeco.

L’Associazione CENTO ha omaggiato Zaccanti dei libri storici e del crest e in cambio ha ricevuto in dono diversi oggetti per il nascituro museo: sciarpe, fotografie, il gagliardetto della sponsorizzazione e alcune maglie “prototipo” con il primo sponsor, quindi uniche; e ci ha promesso che le sorprese non sarebbero finite quel giorno, visto Zaccanti è anche un grande appassionato e collezionista di oggetti rari e sicuramente avrebbe trovato altro materiale relativo al Pisa.

Naturalmente a Saeco va un grazie infito da parte dell'Associazione CENTO per i bei momenti regalati al fianco di quel Pisa di Romeo Anconetani. Un grazie va anche Gianni Zaccanti, persona davvero squisita, per aver fatto riportare a Pisa un pezzettino di quella storia nerazzurra.

massimo.corsini