La stagione 2025-2026 della Città del Teatro di Cascina: un cartellone coraggioso e inclusivo
Una stagione serale ricca e trasversale che mette al centro il teatro come spazio di libertà, memoria e comunità; accanto al cartellone principale, la rassegna “Domenica a Teatro” propone 22 titoli per le famiglie
La Città del Teatro di Cascina presenta una stagione serale 2025-2026 pensata per dialogare con “le urgenze del presente e i grandi temi dell’umano”: un cartellone che unisce oltre trenta appuntamenti serali con proposte per famiglie, musica, danza, comicità e drammaturgia d’impegno civile, e che conferma la struttura come uno dei poli culturali più vitali della Toscana. «Una stagione coraggiosa e polifonica, che esplora le urgenze del presente e i grandi temi dell’umano. Una programmazione che unisce grandi nomi del palcoscenico a nuove voci, dimostrando come il teatro sia ancora un potente strumento per raccontare, interrogare e liberare le coscienze», è il commento della direttrice artistica Cira Santoro.
Questo cartellone fa della pluralità dei registri la sua cifra: accanto a spettacoli di impegno civile e teatro di denuncia troviamo proposte leggere e festose, musical, performance che mescolano musica e teatro e produzioni pensate per le nuove generazioni. Il filo che attraversa la programmazione è esplicito: il teatro come luogo di memoria, confronto e formazione della cittadinanza.
Un teatro civile e di resistenza
La stagione riserva ampio spazio al teatro civile e di denuncia. Tra gli appuntamenti di maggiore rilievo:
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23-24 gennaio 2026 – Morte accidentale di un anarchico di Dario Fo, con Lodo Guenzi (regia Giorgio Gallione);
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24-25 ottobre 2025 – Extra Moenia di Emma Dante (esclusiva toscana);
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14 aprile 2026 – L’assaggiatrice di Hitler, dall’omonimo romanzo di Rosella Postorino, con Silvia Gallerano e Alessia Giangiuliani.
Queste scelte sottolineano la volontà della direzione artistica di non scansare la complessità storica e politica: opere che interrogano il potere, denunciano ingiustizie, ridanno voce ai marginali.
A margine della conferenza stampa di presentazione della nuova stagione, Giacomo d'Alelio, per Punto Radio Cascina Notizie, ha intervistato Pier Paolo Tognocchi e Cira Santoro.
Intervista a Pier Paolo Tognocchi, presidente cda Fondazione Sipario Toscana - Città del Teatro
Intervista a Cira Santoro, direzione artistica Fondazione Sipario Toscana - Città del Teatro
Temi forti e sguardi diversi
Il cartellone indaga anche le fragilità individuali e i tabù: 6 dicembre 2025 – Baby Reindeer di Richard Gadd con Francesco Mandelli affronta il tema dell’ossessione e della violenza con un linguaggio diretto; 27 marzo 2026 – La morte ovvero il pranzo della domenica racconta il tema della morte con ironia e poesia; 30 gennaio 2026 – Stabat Mater, regia di Luca Guadagnino, propone invece una lettura intensa e composita della spiritualità e della perdita.
L’impegno verso l’ambiente e le nuove mitologie è affidato a proposte come 26 febbraio 2026 – Alieni in Laguna di Andrea Pennacchi, che miscela ecologia e mito in una chiave contemporanea.
Internazionalità, musica e comicità
La rassegna si arricchisce di nomi di richiamo internazionale e nazionale: 4-5 dicembre 2025 – Mummenschanz – 50 YEARS (esclusiva toscana), 22 novembre 2025 – L’amore mio non muore con Roberto Saviano, e interpreti come Michele Riondino in 6-7 marzo 2026 – ART di Yasmina Reza. Sul fronte musicale e legato alla canzone d’autore ci sono appuntamenti con Agnese Fallongo, Simone Cristicchi, Inti Illimani, Filippo Graziani; non manca la leggerezza della comicità con 13 dicembre 2025 – Il Babysitter di Paolo Ruffini e il capodanno teatrale con 31 dicembre 2025 – Jonathan Canini.
Questa alternanza di registri, come sottolinea Pier Paolo Tognocchi, presidente di Fondazione Sipario Toscana, è voluta: «I momenti leggeri, di commedia, comicità o musica, sono indispensabili perché il teatro è prima di tutto festa, incontro e gioia condivisa. Ma accanto a questi, spettacoli intensi e di impegno civile offrono lo spazio per fermarsi e osservare il mondo in profondità.»
Inclusione e teatro ragazzi
Parte consistente della stagione è dedicata all’inclusione e al teatro per i più giovani. 18 febbraio 2026 – Lo specchio della Regina (Teatro la Ribalta – Kunst der Vielfalt) è un esempio di impegno per un teatro inclusivo che celebra la diversità. Inoltre, la rassegna “Domenica a Teatro” debutta il 26 ottobre 2025 offrendo 22 spettacoli con 23 repliche complessive pensate per famiglie e ragazzi, con titoli che spaziano dal classico alla narrazione contemporanea (tra gli esempi: Il brutto anatroccolo, CantaMare, La grammatica della fantasia, gran finale il 12 aprile 2026 con GROGH Storia di un castoro).
La direttrice Santoro ha esplicitato che «gli eventi per i ragazzi sono indirizzati per creare ed educare alla cittadinanza», sottolineando il valore pedagogico e sociale della rassegna.
Sponsorship e sostenibilità del progetto
A margine della presentazione, è stato annunciato il sostegno di enti e fondazioni. Stefano del Corso, presidente della Fondazione Pisa, ha confermato un partenariato triennale: il sostegno è frutto di una valutazione della qualità, varietà e contemporaneità del progetto, nel rispetto dell’autonomia artistica della struttura. Il tema dei finanziamenti e della sostenibilità culturale è stato richiamato anche in forma critica: «critica la questua», annota il materiale di servizio, come spunto per futuri confronti con i finanziatori pubblici e privati.
Tra i saluti istituzionali e le dichiarazioni raccolte in occasione della presentazione, è emersa la visione di chi ritiene che costruire cultura significhi anche costruire speranza: «Costruire cultura vuol dire costruire speranza», frase attribuita a Mazzeo durante l’incontro.
Appunti di scena e frammenti dal backstage della presentazione
La presentazione ha alternato clip video degli artisti in cartellone (tra i saluti video, Simone Cristicchi, Vandelli, Paolo Ruffini) e momenti dal vivo. Una delle performance più commentate è stata quella di Petra Magoni, artista originaria della zona, che ha eseguito un intervento live di forte impatto. Anche la Corale Pisana e il cascinese Paolo Bianca (presente nel palinsesto con il musical Lupin) hanno contribuito al clima festoso dell’evento.
Non sono mancate le osservazioni di operatori e critici sulla necessità di bilanciare programmazione e sostenibilità: un confronto che la direzione dichiara aperto e continuo.
Il cartellone completo (selezione e date principali)
Qui di seguito il calendario serale così come annunciato (date e titoli in evidenza):
• 18 ottobre 2025 – 80 – Buon Compleanno Ivan! con Filippo Graziani
• 24-25 ottobre 2025 – Extra Moenia di Emma Dante – Esclusiva toscana
• 30 ottobre 2025 – Muoiono tutti, creazione collettiva A.D.D.A.
• 6 novembre 2025 – Inwards con Federico Mecozzi
• 8 novembre 2025 – Dalle tenebre alla luce con Simone Cristicchi e Gnu Quartet
• 15 novembre 2025 – In viaggio con gli Inti Illimani con Inti Illimani e Giulio Wilson
• 22 novembre 2025 – L’amore mio non muore con Roberto Saviano
• 25 novembre 2025 – Picchiamoci di e con Arianna Porcelli Safonov
• 30 novembre 2025 – Festa della Toscana con l’Orchestra del Conservatorio “Luigi Boccherini” di Lucca
• 4-5 dicembre 2025 – Mummenschanz – 50 Years
• 6 dicembre 2025 – Baby Reindeer di Richard Gadd con Francesco Mandelli
• 10-11 dicembre 2025 – A place of safety di Kepler-452 – Premio Le Maschere del Teatro 2025
• 13 dicembre 2025 – Il Babysitter di Paolo Ruffini e Andrea Delfino
• 12-18-19 dicembre 2025 – Non solo pane – di e con Luca Oldani e Davide Barbafiera
• 20 dicembre 2025 – Concerto di Natale – Together at Christmas! con The Swingle Singers
• 31 dicembre 2025 – Vado a vivere con me… Gran finale! di e con Jonathan Canini
• 23-24 gennaio 2026 – Morte accidentale di un anarchico di Dario Fo con Lodo Guenzi
• 30 gennaio 2026 – Stabat Mater di Antonio Tarantino, regia Luca Guadagnino, con Fabrizia Sacchi
• 6 febbraio 2026 – Cono o coppetta? di Ginevra Fenyes
• 7 febbraio 2026 – Cantami d’amore di e con Edoardo Prati
• 12 febbraio 2026 – Carnival Reloaded – Orchestra della Toscana, diretta da Roberto Molinelli
• 18 febbraio 2026 – Lo specchio della Regina – Teatro La Ribalta-Kunst der Vielfalt
• 21 febbraio 2026 – Lupin, il musical – regia Salvatore Sito
• 26 febbraio 2026 – Alieni in Laguna di e con Andrea Pennacchi
• 28 febbraio 2026 – Fino alle stelle di e con Agnese Fallongo e Tiziano Caputo
• 6-7 marzo 2026 – ART di Yasmina Reza, diretto e interpretato da Michele Riondino
• 12 marzo 2026 – Persiani – I Sacchi di Sabbia con Silvio Castiglioni
• 13 marzo 2026 – Sapore di mare – Il Musical – adattamento di Enrico Vanzina e Fausto Brizzi
• 21 marzo 2026 – Inimitabile di e con Ubaldo Pantani
• 25 marzo 2026 – Molto dolore per nulla di e con Luisa Borini
• 27 marzo 2026 – La morte ovvero il pranzo della domenica di Mariano Dammacco con Serena Balivo
• 11 aprile 2026 – Subversion con Petra Magoni e Arkè String Quartet
• 14 aprile 2026 – L’assaggiatrice di Hitler da Rosella Postorino, regia Sandro Mabellini
• 17 aprile 2026 – La fisica che ci piace con Vincenzo Schettini
(La lista completa e gli aggiornamenti sono disponibili presso la biglietteria.)
Domenica a Teatro: il cartellone per i più piccoli
La rassegna “Domenica a Teatro” partirà domenica 26 ottobre 2025 e proporrà 22 spettacoli per un totale di 23 repliche, pensati per offrire ai bambini e alle famiglie occasioni di intrattenimento, scoperta e formazione. Titoli di apertura e alcuni momenti forti: Il brutto anatroccolo (26 ottobre), CantaMare (16 novembre), Il bosco delle storie di Natale (30 novembre) e gran finale il 12 aprile 2026 con GROGH Storia di un castoro.
Biglietti, prevendite e informazioni pratiche
I biglietti sono in prevendita alla biglietteria del teatro e su Ticketone. Per informazioni di botteghino: La Città del Teatro – Via Toscoromagnola 656, Cascina (PI). Info: 050 744400. biglietteria@lacittadelteatro.it. Per il programma completo e prenotazioni: www.cittadelteatro.com.
Conclusione: un teatro attivo nella comunità
La stagione 2025-2026 de La Città del Teatro di Cascina si presenta come progetto articolato e ambizioso: vario nei linguaggi, attento ai temi civili, inclusivo nelle scelte e rivolto alle nuove generazioni. Come sintetizza ancora la direzione, «Una stagione che non ha paura di usare le chiavi del comico, dell’ironia e della danza per esplorare i grandi temi della vita… Una programmazione che unisce grandi nomi del palcoscenico a nuove voci». L’appello finale è implicito: il teatro come spazio di partecipazione e responsabilità collettiva — un invito rivolto al pubblico a tornare a sedersi insieme in platea, a condividere silenzi e risate, idee e domande.