L'alba di una nuova era
Sarà un Pisa diverso da quello dello scorso anno pur con gran parte degli stessi interpreti
“Buona la prima”, “chi ben comincia è a metà dell’opera”, “Se il buongiorno si vede dal mattino”. Il giorno dopo la vittoria del Pisa a Frosinone è un florilegio di proverbi per sottolineare la bella prestazione dei ragazzi di Inzaghi che hanno letteralmente annichilito un Frosinone in evidente ritardo di preparazione e di composizione della rosa. Magari bastasse una bella vittoria condita da una buona prestazione a tracciare quello che sarà il percorso di una stagione, però è certo che partire con il piede giusto aiuta l’ambiente, aiuta la squadra, da fiducia anche in chiave calciomercato perché chi è in trattativa per venire a Pisa si rende conto che c’è un progetto ed un gruppo sano su cui potersi inserire e con il quale è possibile togliersi grandi soddisfazioni.
La vittoria di Frosinone deve essere vista soprattutto in questa ottica e dare fiducia per i prossimi impegni, in primis quello di sabato prossimo contro lo Spezia nel debutto in campionato. Bene ha fatto Inzaghi a gettare acqua sul fuoco dell’entusiasmo, ma un dato è inconfutabile: siamo di fronte ad una squadra per 9/11 la stessa dell’anno precedente, completamente rigenerata dall’entusiasmo del tecnico che sta semplicemente mettendo i giocatori nelle condizioni di fare quello che in base alle loro caratteristiche riesce meglio. Qui sta la grande differenza con il Pisa dello scorso anno dove invece erano i giocatori a doversi adattare ad uno stile di gioco rigido, che non prevedeva il prendere in considerazione le migliori caratteristiche del singolo. Un ragionamento che può essere di grande impatto su una squadra giovanile, dove il giocatore deve ancora essere formato, ma che trova difficoltà quando si è di fronte a giocatori maturi, abituati a giocare in un certo modo e che a fatica possono cambiare caratteristiche.
Inzaghi questo lo sa benissimo e quando durante la conferenza stampa di presentazione parlò di gruppo forte aveva in testa proprio un percorso che portasse all’esaltazione del singolo in un meccanismo di squadra che possa far rendere tutti al 100%. Non ci sarà da stupirsi quindi se la difesa colabrodo della passata stagione con un impianto di gioco diverso potrà riscattarsi e supportata dal centrocampo e di volta in volta, anche dagli attaccanti, subire essai meno dei 58 goal dell’anno passato.
La prova del nove arriverà fra qualche giorno, il match con lo Spezia anche emotivamente sarà probante, li capiremo anche a che punto siamo nella cementificazione del gruppo, essenziale poi per ottenere buoni risultati.