L'Assessore al Sociale del Comune di Pisa, Gianna Gambaccini, fa il punto ad un anno dal suo insediamento

Politica
PISA e Provincia
Mercoledì, 5 Giugno 2019

L’assessore alle politiche sociali e abitative Gianna Gambaccini fa il punto della situazione sui provvedimenti già attuati, sugli interventi in corso e quelli in progetto per il futuro, sia nell’ambito delle politiche sociali che nel campo di quelle dedicate alla casa, in una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche la consigliere comunale Veronica Poli, i responsabili dell’Ufficio Casa e dell'Ufficio Sociale del Comune e il nuovo Amministratore di Apes Luca Paoletti, insieme all’avvocato Paola Gianpaoli di Apes. 

POLITICHE SOCIALI

Bonus Acqua, un sostegno economico alle “utenze deboli”
Il bando del Bonus Acqua è stato già pubblicato e affidato alla Società della Salute che si occupa della gestione e ricezione delle domande, con scadenza 10 giugno, e poi della formazione della graduatoria da inviare all’Autorità Idrica Toscana che eroga i contributi Sono stati introdotti anche all’interno del Bonus Acqua, pensato per fornire un sostegno economico alle “utenze deboli”, i criteri di storicità residenziale per l’assegnazione dei punteggi che determinano la formazione della graduatoria. In base ai nuovi criteri verranno favoriti nella graduatoria gli utenti che risiedono da più anni nel Comune di Pisa. “Come già fatto per le graduatorie degli alloggi popolari – spiega l’assessore Gambaccini - la nostra Amministrazione conferma un criterio ben preciso per sostenere determinate fasce deboli della popolazione. Nel caso delle agevolazioni per le utenze idriche, inoltre, l’introduzione del punteggio in base alla storicità della residenza colma l’assenza di un criterio nella formazione delle graduatorie. Negli anni precedenti, infatti, non esisteva alcun parametro per la definizione della graduatorie, salvo il requisito di accesso dell’Isee, fissato quest’anno a 16.500 euro”. E’ stato inoltre innalzato a 20mila euro il tetto di accesso dell’Isee per le famiglie numerose. 

Bonus Bebè, per la prima volta un aiuto concreto alle famiglie pisane
Il Comune di Pisa ha introdotto per la prima volta, con delibera di Giunta approvata il 16 maggio, lo stanziamento del Bonus bebè per i nuovi nati nel 2019. Si tratta dell’erogazione una tantum di un buono spesa, del valore di 500 euro, spendibile presso le Farmacie Comunali per l’acquisto di beni di prima necessità per il nuovo nato. Si tratta dello stanziamento di 45 mila euro messi a disposizione in parte da Farmacie Comunali e in parte dalla Società della Salute.  “Il provvedimento realizza - chiarisce l’assessore - un altro punto del nostro programma che prevedeva un sostegno sociale concreto alle molte famiglie pisane, per aiutarle ad affrontare i momenti legati alla nascita di un bambino. Un aiuto reale per sostenere la natalità a Pisa, a cui tenevo particolarmente”.  Il Bonus bebè, che si inquadra nell’ambito delle politiche a sostegno della natalità e, più in generale, degli interventi rivolti alle famiglie e ai minori residenti nel Comune di Pisa, verrà pubblicato nel mese di giugno e prevede come limite di accesso un Isee di 17 mila euro e, tra i criteri di premialità per definire la graduatoria, precedenza a storicità residenziale, giovani coppie e presenza di disabili nel nucleo familiare. Le domande potranno essere presentate nel mese di luglio alla Società della Salute mentre le Card verranno erogate a partire da gennaio 2020, per coprire tutti i nati nell’arco del 2019.
Tra i prossimi interventi in programma in ambito sociale ci sono il Bonus maternità, che verrà pubblicato nel mese di settembre, e il Bonus Tari, tra novembre e dicembre 2019. Entrambi i provvedimenti tra i requisiti e le premialità prevederanno accesso tramite Isee, la storicità residenziale, la presenza di disabili e anziani nel nucleo familiare.

Progetto Housing First Pisa, la casa prima di tutto per contrastare la marginalità sociale
L'Housing First, letteralmente "la casa prima di tutto" è un modello innovativo di intervento, nell'ambito delle politiche sociali per il contrasto alla grave marginalità sociale, basato sull'inserimento di persone senzatetto in singoli appartamenti indipendenti, allo scopo di favorirne la fuoriuscita dal degrado e la reintegrazione sociale. La portata innovativa dell'Housing First si esprime con un metodo di intervento incentrato sull'inserimento diretto in appartamenti di persone che versano in condizione di disagio. L'inserimento abitativo rappresenta il punto di partenza dei percorsi di integrazione sociale, affiancandosi e combinandosi ad interventi di accompagnamento e supporto alla persona, che mirano ad un completo reinserimento della persona nel tessuto sociale.
Grazie al contributo di 300 mila euro che provengono in parte da fondi europei e in parte dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la Società della Salute di Pisa, in collaborazione con il Progetto Homeless attivo al Centro di via Conte Fazio, ha realizzato il primo progetto di questo tipo a livello regionale, “Housing First Pisa”. 
Con la collaborazione della Curia di Pisa e della Caritas, sono stati messi a disposizione 6 appartamenti che verranno assegnati a persone senza tetto, stanziali sul territorio di Pisa e ospiti fissi del Centro di via Fazio individuati sulla base di determinate caratteristiche, tra cui la possibilità di vivere e gestire una casa in maniera autosufficiente e di inserirsi positivamente all’interno di un contesto residenziale. Gli assegnatari da parte loro devono rispettare tre vincoli: devono provvedere al pagamento di un terzo del canone dell’affitto, devono mantenere un comportamento idoneo e positivo, devono partecipare ad incontri settimanali con gli operatori della cooperativa Il Simbolo, che si occuperà così di effettuare un servizio monitoraggio e di accompagnamento all’inserimento, coadiuvato anche da un’operazione di mediazione culturale rivolta agli abitanti del quartiere. 
Gli appartamenti in questione si trovano quasi tutti nel quartiere Cep (5), mentre uno si trova in zona La Cella. Due sono in corso di affidamento, mentre tre destinatari verranno individuati a breve. Gli operatori della cooperativa Il Simbolo saranno a disposizione, per facilitare l’inserimento dei nuovi inquilini all’interno del quartiere, anche con momenti di ritrovo e animazione.

POLITICHE ABITATIVE

Bando ERP per l’emergenza abitativa, la situazione
“Sul fronte dell’emergenza abitativa è necessario fare chiarezza: a settembre 2018 abbiamo approvato il nuovo regolamento per l’emergenza abitativa – spiega l’assessore - sulla base del quale è stato formulato il Bando pubblicato nel gennaio del 2019. La graduatoria è stata approvata, ma successivamente, dopo l’approvazione della legge 2/2019, l’iter di assegnazione degli alloggi destinati all’emergenza abitative è stato bloccato, in seguito alle criticità sollevate dal Sindacato dell’Unione Inquilini. Ci siamo dunque dovuti fermare e chiedere un parere legale, che dovrebbe essere pronto tra pochi giorni. Questa sospensione ha fatto sì che le persone in attesa di alloggio vedono allungare i tempi dell’attesa, e l’Amministrazione deve continuare a ricorrere all’alternativa della sistemazione in strutture alberghiere o bed & breakfast, con tutti i disagi che questo tipo di sistemazione temporanea crea, anche se abbiamo già avviato i controlli per verificare l’adeguatezza dei servizi igienico-sanitari, anche per quel caso di sistemazione. Attualmente sono 17 i nuclei familiari sistemati in bed & breakfast, in attesa dell’alloggio”.

Assegnazioni appartamenti e ristrutturazione degli alloggi vuoti: 2 milioni in arrivo per ristrutturare i 150 alloggi vuoti
Solo nell’ultimo mese sono stati assegnati 14 appartamenti, mentre altri 21 verranno consegnati tra giugno e luglio. Con una variazione di bilancio dello scorso marzo, sono stati già stanziati 200 mila euro che serviranno per la ristrutturazione di altri 27 appartamenti.  “Ma sul fronte dell’emergenza abitativa – aggiunge la Gambaccini – non ci siamo limitati a questo. Per mettere mano alla ristrutturazione degli alloggi vuoti, che attualmente ammontano a 150, su espressa volontà del sindaco Conti, l’Amministrazione ha programmato nel mese di giugno una variazione di bilancio per stanziare un fondo di due milioni di euro che serviranno alla ristrutturazione degli alloggi di risulta, di cui il 35% è destinato proprio all’emergenza abitativa. Con lo stanziamento di questi 2 milioni, contiamo di riuscire a ristrutturare tutti i 150 alloggi ad oggi vuoti.”
“Sul procedimento di assegnazione degli alloggi stiamo intervenendo per velocizzare l’iter. Quando mi sono insediata ho notato che il procedimento era rallentato per motivi di carenza del personale all’Ufficio Casa e siamo già intervenuti per rinforzare l’organico dell’ufficio. Inoltre abbiamo deciso di non ricorrere in maniera sistematica alla Commissione ERP, la cui convocazione rallenta ulteriormente l’iter di assegnazione, e soprattutto di procedere con le preassegnazioni, che velocizzano la fase degli accertamenti e delle valutazioni. Lo stesso per i procedimento delle decadenze: nei casi in cui non è stata prodotta la documentazione richiesta (Isee, certificato di impossidenza, ecc.) o nei casi di comprovata morosità non incolpevole e prolungata nel tempo, abbiamo velocizzato l’iter del procedimento di decadenza, in modo da poter riassegnare l’alloggio.”

Bando per i contributi all’affitto
Per quanto riguarda il Bando per i contributi all’affitto, la graduatoria è stata approvata ed il contributo è in fase di liquidazione. A metà giugno verrà Aperto il Bando per il 2019.

Alloggi di Sant’Ermete, il cronoprogramma dei lavori
Proseguono i cantieri per la ricostruzione degli edifici di Sant’Ermete che risalgono al 1947. 39 saranno gli alloggi consegnati a inizio 2020 e altri 33 entro l’estate 2020. A inizio 2020 partirà il nuovo cantiere per costruire altri 20 alloggi (con vincolo contrattuale di fine lavori entro 18 mesi) e a settembre 2020 partirà un ulteriore cantiere per altri 20 alloggi. Entro fine 2021 tutti i vecchi edifici saranno abbattuti e verranno costruiti altri 3 edifici di 20 alloggi ciascuno. Quindi a fine 2021 saranno complessivamente 170 i nuovi alloggi costruiti a Sant’Ermete, che, sommandosi ai 48 di via Socci già costruiti e assegnati, arrivano al totale di 218, corrispondente al numero delle case abbattute.

Il nuovo Amministratore di Apes Luca Paoletti, insieme all’avvocato Paolo Gianpaoli hanno infine spiegato: “A Pisa – hanno spiegato - su un totale di 2.800 appartamenti, circa 1.700 sono quelli che risultano morosi. Si tratta di 796 nuclei familiari che non sono in regola con il pagamento dei canoni di affitto calcolati con fasce di reddito in base all’Isee (la fascia più bassa parte da 40 euro al mese di canone, quella superiore 76 euro, ora innalzati a 80, dalla Regione). Un credito che per l’Apes ammonta complessivamente a circa 4,64 milioni di euro, secondi i dati dell’ultimo bilancio dell’azienda”. 
 

redazione.cascinanotizie