"Le cancellate di San Zeno sono un fallimento per tutti"
Inizia così la lettera di due storici dell'arte che vivono e lavorano a Pisa: "Le cancellate sono un esempio del degrado culturale, prima che politico , a cui siamo giunti"
Come storici dell’arte che vivono o lavorano a Pisa, siamo rimasti sorpresi dalla decisione del Comune di installare “cancellate antibivacco e antidegrado” per proteggere il loggiato della chiesa di San Zeno, tra le più antiche della città e, nonostante i rimaneggiamenti novecenteschi, una delle massime espressioni dell’architettura romanica pisana. Fino a circa quindici anni fa, al suo interno si organizzavano mostre d’arte e presentazioni di libri e qui fu girata una scena iconica de Il piccolo diavolo (1988) di Roberto Benigni. Moltissimi pisani vi si sono sposati e dunque hanno un particolare legame affettivo con questo luogo, eppure la chiesa versa da almeno un decennio in stato di totale abbandono e necessita di restauro. Appartiene al Comune, che senza soldi e senza idee (e con l’autorizzazione della Soprintendenza?) suggella un fallimento della comunità intera: queste cancellate a “tutela del bello” altro non sono che un esempio del degrado culturale, prima che politico, a cui siamo giunti. Nel tempo avremmo dovuto preoccuparci della mancata utilizzazione, poi chiusura, infine abbandono di questa come di altre chiese e palazzi, pensare al loro stato di salute, intraprendere qualsiasi passo necessario, ad esempio presentando progetti a enti e fondazione bancarie. Tutto ciò non è avvenuto, anche se la legislazione a tutela del nostro patrimonio storico ed artistico parla chiaro e prevede che vengano fatti interventi di manutenzione, salvaguardia, nonché valorizzazione del bene. Sembra che nessuno se ne curi più e, non potendo nascondere la chiesa abbandonata sotto il tappeto, si è deciso di proteggerla con un cancello dallo sguardo dei curiosi e dalla presenza maleodorante di chi vive ai margini (è questo l’unico degrado che riconosciamo?). Chissà a chi dovremmo chiedere le chiavi del cancello e poi quelle del portone se un giorno volessimo portare i nostri studenti a vedere la “pera etrusca”, i capitelli romani di riuso e i lacerti di affresco che si conservano all'interno…
Lorenzo Carletti
Cristiano Giometti