"Le ceramiche déco di San Giovanni alla Vena" mostra al Museo di Storia Naturale di Calci

Cultura
Calci
Mercoledì, 3 Febbraio 2016

“Le ceramiche déco  di San Giovanni alla Vena”, questo il titolo della nuova mostra  che il Museo di Storia Naturale di Calci dedica ad una delle eccellenze del nostro territorio, evento che arriva a pochi giorni dalla chiusura di un’altra bella iniziativa che era stata dedicata alle ceramiche di San Zeno. In tutta l’area pisana esiste una lunga storia di eccellenze nella lavorazione della ceramica e il Museo intende continuare questa riscoperta e far conoscere al pubblico un vero e proprio “tesoro sommerso”. L’inaugurazione è per venerdì 5 febbraio alle ore 16:00 e resterà aperta sino 6 marzo,  con l’intervento del Direttore del Museo Roberto Barbuti, il Sindaco di Calci Massimiliano Ghimenti e Giorgio Levi esperto in materia e autore del libro “La soluzione del mistero delle ceramiche marcate RBC”. Dietro questa sigla, ricercatissima dai collezionisti e appassionati, si celano dei sangiovannesi R.B. sta per R. Bini e C. per fratelli Carmignani. La manifattura R.B.C. fu fondata nel 1905 a San Giovanni alla Vena, producendo maioliche moderne in stile pontesco e albisolese. Esordiscono partecipando all’Esposizione dell’Artigianato di Firenze e nel 1910 espongono anche a Bruxelles. In questi anni riescono ad ottenere un notevole successo di vendite. Con l’arrivo degli anni venti lo stile cambia, le loro ceramiche in stile déco diventeranno un vero e proprio marchio di fabbrica, uno stile inconfondibile, apprezzato ancora oggi dagli appassionati della storia della ceramica.

La storia della ceramica nel territorio di Vicopisano la si localizza nella zona di San Giovanni alla Vena e la si può far risalire alla seconda metà del ‘500, come raccontano alcuni documenti inediti conservati nell’archivio storico del Comune. Anche se l’attività la si può far risalire ad alcuni secoli addietro, grazie alla presenza della materia prima (la molletta) che si trovava facilmente lungo le sponde dell’Arno e nelle depressioni fluviali. All’inizio la produzione era soprattutto dedicata alla ceramica domestica, senza grande valore. Solo con l’Ottocento altri documenti indicano un’attività molto più articolata, con la presenza di molte attività e formaci. Ad esempio nel 1854, una relazione ci descrive la presenza di una fabbrica di stoviglie a Cucigliana “Piatti neri all’uso di Genova” (terracotta verniciata in bruno di manganese nota come “terraglia nera) che produceva sino a 23.000 dozzine di piatti che dava lavoro a 14 persone. L’interesse verso la produzione della ceramica fu dato, probabilmente, dalla scarsa estensione di terre coltivabili che indirizzò la popolazione verso altre forme di attività come, appunto, la lavorazione della “terra rossa” ,  così come ci viene nominata in alcuni documenti del ‘500, per differenziarsi da quella a pasta bianca tipica invece di Montelupo.  (fonte storica tratta dal sito del Comune di Vicopisano).

Nelle foto, il manifesto della mostra e alcune tipiche ceramiche di San Giovanni alla Vena e un esempio di ceramica déco R.B.C.)

luca.doni