Le mani della 'ndrangheta sulla Toscana: indagati Giulia Deidda e Andrea Pieroni

Cronaca
PISA e Provincia
Giovedì, 15 Aprile 2021

Appalti stradali, traffico di cocaina e smaltimento di rifiuti conciari. Su questi ultimi evidenziato anche il ruolo avuto dall'Associazione Conciatori di Santa Croce sull'Arno. Lunedì 19 aprile un presidio pubblico della Cgil a sostegno della legalità e del lavoro e affinché si faccia presto luce su questi gravi fatti

Ampia indagine della Dda (Direzione distrettuale antimafia) di Firenze con 23 arresti e diversi indagati. Tra questi, esponenti politici come il Capo di Gabinetto regionale Ledo Gori, ma anche la sindaca di Santa Croce sull'Arno Giulia Deidda e il consigliere regionale (ed ex presidente della Provincia di Pisa ndr) Andrea Pieroni.

L'indagine ha portato alla luce infiltrazioni mafiose ('ndrangheta ndr) su più comparti economici toscani: appalti stradali, traffico di cocaina e smaltimento di rifiuti conciari. Su quest'ultimo comparto, l'inchiesta ha poi evidenziato il ruolo centrale avuto dai vertici dell'Associazione Conciatori di Santa Croce sull'Arno.

Riporta Adnkronos: "Associazione per delinquere finalizzata all'estorsione, illecita concorrenza con violenza e minaccia, sub-appalto irregolare ed altro, nonché associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, favoreggiamento personale, il tutto aggravato sia dal metodo mafioso che dall'avere agevolato la cosca Gallace di Guardavalle (Catanzaro): con queste accuse, a vario titolo, sono state eseguite, con un vasto spiegamento di carabinieri coordinati dal Raggruppamento operativo speciale (Ros), due ordinanze di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari, emesse dal gip del Tribunale di Firenze, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia (titolare del fascicolo il sostituto procuratore Eligio Paolini), nei confronti di 17 indagati (12 finiti in carcere e 5 ai domiciliari). I provvedimenti, che colpiscono su due distinti piani (imprenditoriale/narcotraffico) soggetti e imprenditori contigui alla cosca Gallace, derivano da una complessa indagine condotta dal Ros (con l'articolazione di Firenze) e dal comando provinciale dell'Arma di Livorno strutturata su due filoni reciprocamente convergenti. Il primo filone è relativo all'ingente approvvigionamento di cocaina da parte della cosca calabrese e la successiva distribuzione in Toscana, nel cui ambito è stato arrestato un importante latitante della 'Ndrangheta, Francesco Riitano. (segmento di indagine 'Geppo')".


 

Sull'operazione antimafia in Toscana il segretario generale della Cgil di Pisa, Mauro Fuso, ha dichiarato:

"La presenza di organizzazioni malavitose in Toscana ed in particolare, da quanto emerge dalle ultime operazioni di Carabinieri e Dda, nel distretto conciario di S.Croce sull'Arno accende di nuovo l'attenzione dell'opinione pubblica e sopra ogni cosa le forti preoccupazioni più volte manifestate, anche dalla Cgil a tutti i livelli.
Le indagini e l'azione della magistratura dovranno seguire il loro corso e ci auguriamo che, quanto prima, possano essere individuate tutte le responsabilità per non aggiungere al danno per lo smaltimento illecito dei rifiuti conciari, la beffa per un intero territorio.
E' assolutamente necessario che l'attività della magistratura proceda nell'individuazione degli intrecci illeciti che hanno portato a questa situazione, gravissima per quanto emerge dalle notizie giornalistiche.
Le conseguenze di tali comportamenti illegali sul distretto conciario, così importante per l'economia toscana, potrebbero essere fortemente penalizzanti.
La nostra condanna, ferma e risoluta, per queste gravi vicende va di pari passo con la preoccupazione che non vi siano ripercussioni sulle attività produttive ed in particolare sui livelli occupazionali del distretto, già fortemente colpiti in questi mesi dalla crisi conseguente alla pandemia
".

Come Cgil provinciale ci troveremo LUNEDI' 19 APRILE alle ore 12.00 in Piazza Matteotti a Santa Croce sull'Arno per un Presidio Pubblico a sostegno della legalità e del lavoro e affinché si faccia presto luce su questi gravi fatti confidando nel ruolo della magistratura e degli organismi inquirenti. Nello stesso luogo del presidio ed alla stessa ora è convocata una CONFERENZA STAMPA.

Come Cgil provinciale dichiariamo fin da subito che ci costituiremo parte civile nel processo per tutelare gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori che potrebbero essere danneggiati da questi atti.

redazione.cascinanotizie