Lorenzo Bani: "Lupo, Parco all’avanguardia. Servono strategie ed investimenti nazionali"
Venerdì 7 novembre a San Piero incontro pubblico promosso da Legambiente e WWF sulla presenza del lupo nel territorio pisano
"Per il lupo serve una strategia nazionale ed un impegno del Governo, a partire da investimenti e risorse che oggi mancano".
Così Lorenzo Bani, presidente del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, interviene sul tema della gestione del lupo, sottolineando i risultati ottenuti grazie a monitoraggi e studi scientifici, ma anche la necessità di un piano condiviso a livello nazionale.
Negli ultimi tre anni il Parco ha investito circa 65 mila euro in attività di ricerca e progetti innovativi come WatchEdge, che utilizza intelligenza artificiale e sensori di nuova generazione per il monitoraggio della fauna.
Della presenza del lupo nel territorio e delle buone pratiche per favorire la coesistenza si discuterà venerdì 7 novembre a San Piero a Grado, in un incontro pubblico organizzato da Legambiente Pisa e WWF Alta Toscana odv, con il patrocinio dell’Università di Pisa e dell’Ente Parco.
Ha scritto il Parco di San Rossore.
«Per il lupo serve una strategia nazionale ed un impegno del Governo, a partire da investimenti e risorse che ad oggi mancano» così il presidente del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli Lorenzo Bani interviene sul tema ricordando che «siamo di fronte ad un fenomeno che interessa tutta Italia, dopo decenni di assenza e la quasi estinzione, che porta a vantaggi per l’ambiente ma ci pone di fronte ad alcune sfide di convivenza». Il Parco in questi anni ha sempre affrontato la questione e trovato soluzioni per conciliare la presenza di queste specie protetta con le attività umane, grazie all'impegno del personale, delle guardie del Parco ed alla collaborazione con il gruppo scientifico coordinato dal professor Marco Apollonio dell’Università di Sassari, seguito sul campo dal dottor Marco Del Frate.
«Abbiamo dimostrato che con monitoraggi, studi scientifici, indagini sul campo ed interventi puntuali una convivenza è possibile, lo mostrano i confronti con altri territori dove la presenza di questo mammifero si sta dimostrando molto più problematica - continua Bani - per ottenere questi risultati abbiamo investito molte risorse del pur risicato bilancio del Parco: negli ultimi due anni abbiamo speso 20mila euro di cui 10mila per i radiocollari, a cui si sommano altri 25mila per lo studio degli ungulati, ricerche funzionali all'analisi del lupo e dei suoi comportamenti, e abbiamo già stanziato altri 20mila euro, per un totale quindi di 65mila euro in tre anni. Siamo anche al centro del progetto di livello internazionale WatchEdge che sperimenta nuove modalità di censimento ed osservazione utilizzando intelligenza artificiale, sensori di nuova generazione e soluzioni di connettività innovative, coordinato dal Politecnico di Milano e portato avanti insieme a Università di Pisa, Università di Catania e Università di Milano Bicocca». «Vorrei ricordare che non parliamo di un animale 'del' Parco: il lupo non conosce confini, può muoversi molto, è quindi necessaria una strategia con investimenti a livello nazionale che per ora è totalmente assente» conclude il Presidente del Parco.
Di questo e del lupo nel nostro territorio se ne parlerà venerdì 7 novembre dalle 16.30 alle 19.30 presso l'Aula Benvenuti del Centro Avanzi a San Piero a Grado grazie ad un incontro pubblico organizzato da Legambiente Pisa e WWF Alta Toscana odv, aperto alla cittadinanza relativo agli aspetti generali del lupo, alla sua presenza nelle Tenute di Tombolo e Coltano, alle problematiche e al rapporto con gli enti del territorio e infine alle buone pratiche da mettere in atto per favorire la coesistenza con le comunità. Interverranno il dottor Luca Mattioli della task force Lupo della Regione Toscana, il dottor Marco Del Frate, biologo naturalista e collaboratore con l’Ente Parco per il monitoraggio del lupo nel parco, il professor Antonio Felicioli dell'Università di Pisa e la dottoressa Letizia Andreini, già presidente del WWF Alta Toscana. L'iniziativa è patrocinata dall'Università di Pisa e dall'Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli.


