Lunedì 25 agosto fiaccolata “Luce per Gaza” al Parco della Pace di Pontasserchio

Cronaca
San Giuliano Terme
Lunedì, 25 Agosto 2025

Il sindaco Cecchelli invita la cittadinanza a partecipare all’iniziativa dedicata alla giovane palestinese morta a Pisa

Si terrà lunedì 25 agosto alle 21.30 al Parco della Pace di Pontasserchio la fiaccolata “Luce per Gaza”, inizialmente prevista la settimana scorsa e rinviata a causa dell’allerta meteo.

L’iniziativa, promossa dal Comune di San Giuliano Terme, è stata rilanciata dal sindaco termale Matteo Cecchelli.

 

Ha scritto il Comune di San Giuliano Terme.

 

Il sindaco di San Giuliano Terme Matteo Cecchelli lancia l'appello per l'appuntamento "Luce per Gaza", la fiaccolata che si terrà lunedì 25 agosto alle ore 21.30 al Parco della Pace di Pontasserchio, prevista in un primo momento per la serata di mercoledì scorso, poi rinviata a causa dell'allerta meteo arancione diramata nella giornata, che avrebbe fatto seguito dei funerali della ragazza palestinese Marah Salah Mahmoud Zuhri, morta all'ospedale di Pisa dove era arrivata in condizioni disperate da Gaza.

"Partecipare è molto importante - afferma il sindaco sangiulianese -, anche perché proprio nelle scorse ore l'esercito israeliano ha avviato l'invasione di Gaza city, segnando una ulteriore drammatica escalation del conflitto. Sembra difficile da immaginare che possa ulteriormente andare peggio la situazione di Gaza, ma in guerra al peggio non c'è mai fine". Il primo cittadino torna poi sulla questione della cartella clinica della giovane palestinese. "L’ospedale di Pisa ha dato la conferma: Marah era denutrita, il suo decesso non è stato dunque causato dalla leucemia, ma dalla fame - dice Cecchelli -. È morta perché Israele sta affamando deliberatamente la popolazione palestinese, la malnutrizione non è una conseguenza della guerra: è un’arma usata contro civili innocenti. Vergognose e disumane sono state le polemiche di questi giorni, in cui si è tentato di sminuire la gravità della sua morte, come se una malattia potesse diventare una scusa per renderla invisibile. Invisibile come le migliaia di altre vittime del genocidio. A seguito del suo funerale, abbiamo una responsabilità ancora più grande verso quella terra: Marah non è solo una vittima, è un grido di aiuto. Marah e tutte le Marah di Gaza ci chiedono di fare rumore e di rompere il silenzio. Rimanere neutrali oggi significa essere complici, non possiamo più permetterci l’indifferenza. Per questo la partecipazione di lunedì sera è importante".

 

 

 


Visita anche il Podcast di Punto Radio, per riascoltare una trasmissione che ti è piaciuta particolarmente o che ti sei perso.

 

redazione.cascinanotizie