Martinelli, appello al Sindaco Conti per il gemellaggio con la città palestinese di Gerico
Lettera aperta al Sindaco Conti e all’Assessore ai gemellaggi Buscemi. Il Governo Netanyahu usa continui stratagemmi per "rubare" terra ai palestinesi della Cisgiordania, episodi terribili testimoniati dal Governatorato di Gerico, urge recuperare il rapport con quella città con cui Pisa è gemellata
Martinelli, La città delle Persone: “Prendere contatto con la città palestinese di Gerico, rendere fattivo il gemellaggio.”
Caro Sindaco Conti,
Caro Assessore Buscemi,
l’opinione pubblica internazionale, pur in ritardo e senza uguale intensità, sembra essersi svegliata, condannando il massacro di Gaza e la repressione genocida del popolo palestinese: decine di migliaia di morti sotto le bombe o uccisi dalla fame. Il Governo Netanyahu punta all’occupazione totale di Gaza, aggravando il conflitto in Cisgiordania, soprattutto nella zona C, dove la sottrazione di terre palestinesi avanza con escamotage, destinazione di terre ad aree di addestramento militare, fittizie riserve naturali o siti archeologici, controllo idrico e delle risorse, ostruzionismo nella concessione di permessi a costruire palestinesi, continui ordini di demolizione e attacchi impuniti dei coloni.
Dal Governatorato di Gerico arrivano notizie di nuovi episodi terribili: a marzo, furti di centinaia di animali a Ras al-Ein Auja; a luglio, assalti a Shallalat al-Auja. Pisa è gemellata con Gerico da 25 anni e, nel 2023, ha ospitato una delegazione guidata dal Sindaco Abdal Karim Sedir.
Pochi giorni fa, Sedir ha scritto al Sindaco di Pavia:
«per ringraziare della continua solidarietà (...) un faro di speranza e conferma che i valori di giustizia sono ancora vivi nella coscienza dei popoli. (...) un esempio vivo di come le municipalità siano in grado di creare una voce alternativa, forte ed etica, di fronte all'ingiustizia (…) Gerico affronta una realtà quotidiana estremamente difficile sotto l'occupazione israeliana, che impone un assedio alla circolazione, incursioni militari e pratiche di sfollamento e insediamento. In questa realtà, la nostra relazione con città come Pavia rappresenta un sostegno reale e una cassa di risonanza per una voce palestinese che è politicamente assediata».
La drammaticità del momento impone di recuperare concretamente il legame fra Pisa e Gerico. È un impegno morale che chi amministra deve assumere, praticando quella “diplomazia delle città” di cui parlava Giorgio La Pira, complementare a quella insufficiente dei Governi oggi dominata da cinica e ipocrita politica di potenza a scapito di una Politica lungimirante che riconoscendo l'ingiustizia mostra la convenienza di «pervenire alla terra nuova, inevitabile della Pace totale» capace di costruire «un sistema di ponti (...) che realizzi a livello delle città l'unità di tutti i popoli (...) noi non ci muoviamo sul terreno astratto dell'utopia, ma restiamo saldamente radicati in quello concreto della storia».
Vi invito a contattare subito il Sindaco di Gerico, condannare la strage in corso e costruire un ponte di sostegno che coinvolga l’intera comunità pisana e dia voce anche a quegli israeliani che si oppongono alle politiche criminali del Governo Netanyahu.
Il tempo era ieri, agiamo almeno oggi.