Memoria: Remo Bertoncini, Alberto Dani, Foresto Palandri vittime dei fascisti
Giovedì 25 marzo sarà deposta una corona in loro ricordo
Finirono fucilati sul prato del campo sportivo Abetone a Pisa dopo avere rifiutato l'adesione alla Repubblica di Salò. Giovedì 25 marzo Alberto Dani e Remo Bertoncini saranno ricordati insieme a Foresto Palandri, anch'esso ammazzato a Pisa dai fascisrti (il 23 luglio 1943 ndr).
Scrive l'Anpi Provincia di Pisa
Alberto Dani di Santa Croce sull'Arno e Remo Bertoncini di Castelfranco di Sotto erano due ragazzi di vent'anni. Rifiutarono di aderire alla chiamata alle armi della Repubblica di Salò.
Denunciati da una spia fascista, furono arrestati, portati nel carcere di Don Bosco, condannati a morte dal Tribunale Militare Straordinario perché “renitenti alla leva”.
La sentenza fu eseguita il 25 marzo 1944 a Pisa, nel campo sportivo dell'Abetone. Il plotone di esecuzione sparò in aria e per terra. Furono uccisi dal tenente che lo comandava.
La drammatica vicenda dell'arresto, del processo farsa, della fucilazione fu opera esclusiva dei 'repubblichini'.
Circa 8 mesi prima, il 23 luglio 1943, nello stesso luogo era stato fucilato Foresto Palandri, di 23 anni. Militare in servizio sul fronte balcanico, era a Pisa in licenza di convalescenza. Intervenne fuori Porta Nuova per sedare una zuffa e disarmare un borghese che impugnava una rivoltella. Si trattava di un sottufficiale dei Carabinieri. Fu arrestato e condotto nella caserma. Dopo un sommario interrogatorio, fu fucilato in base al Bando Badoglio che proibiva l'incontro di oltre tre persone.
Nel luogo delle esecuzioni, nel 1989, fu posta una lapide commemorativa.
Giovedì 25 marzo, alle ore 10, con i Sindaci di Castelfranco di Sotto, di Pisa, di Santa Croce sull'Arno, deporremo una corona a ricordo delle tre vittime della barbarie fascista.