Metropolitana leggera della Valdera. Millozzi apre all'idea rilanciata da Macelloni a Punto Radio e attacca i comuni fuoriusciti dall'Unione

Cronaca
Cascina
Sabato, 19 Novembre 2016

Simone Millozzi, primo cittadino di Pontedera, sulle colonne del Tirreno di questa mattina apre alla possibilità di ripensare la mobilità dell'intera Valdera. Sul piatto, l'idea rilanciata pochi giorni fa da Renzo Macelloni di una metropolitana leggera d'area.

Nella puntata di martedì scorso di Primo Piano, Renzo Macelloni, sincaco di Peccioli e presidente dell'Unione Parco Alta Valdera (l'ente che da qualche mese accoglie i comuni usciti dall'Unione Valdera: Chianni, Lajatico, Peccioli, Terricciola) in aperta polemica, si era detto convinto del "fallimento politico dell'Unione Valdera", progetto, a suo dire, lontano dalle reali necessità del bacino che va dalla città della Vespa fino a Volterra e all'entroterra collinare pisano.

L'inadeguatezza dell'Unione, secondo il sindaco di Peccioli, risulta evidente nella gestione dei collegamenti viari e non solo, tra i comuni della Valdera.  "Per arrivare a Pontedera da Chianni o Peccioli - ha detto Renzo Macelloni ai microfoni di Punto Radio - ci vogliono gli stessi tempi di percorrenza di quaranta o cinquant’anni fa, se addirittura non sono peggiorati. Questo dato è insostenibile e chi pensa di volere governare la Valdera senza affrontare il problema, non sa che cosa sia la Valdera".

Incalzato da Massimo Marini, Macelloni ha poi rispolverato la vecchia idea di una metropolitana di superficie (il progetto originario è di circa sedici anni fa), utile a collegare adeguatamente i comuni del bacino.

Il sindaco di Peccioli è poi andato oltre, prospettando l'utilità economica e sociale dell'infrastruttura: "Quanti benefici avrebbe apportato al turismo della Valdera? - dice - Quanto respiro avrebbe dato a Pontedera nell’ottica di un allargamento di prospettiva verso l’entroterra?".

L'idea di una metropolitana leggera della Valdera è quindi tornata di attualità e stamani Simone Millozzi, sindaco di Pontedera, sul Tirreno ha aperto alla possibilità di ripensare la mobilità dell'intero bacino. Attaccando, però, tra le righe, Macelloni e la scelta dei comuni di uscrire dall'Unione Valdera. Colpevoli di avere abbandonato un ente già pensato per organizzare strategie di gestione unitaria del territorio .

carlo.palotti