Moschea di Pisa, passo avanti deciso verso la realizzazione

Cronaca
PISA e Provincia
Venerdì, 25 Settembre 2020

Dopo il TAR parere favorevole anche della Soprintendenza. L'iman Mohammad Khalil: "Bocciata a tutti i livelli l'amministrazione comunale"

La moschea di Pisa si farà. O almeno, un altro tassello importante per la sua realizzazione è stato messo dalla Soprintendenza, che lo scorso 11 settembre, tramite comunicazione al Comune di Pisa (allegata in foto), ha dato "parere favorevole con prescrizioni" alla costruzione dell'edificio religioso nel quartiere di Porta a Lucca, proprio nel luogo in cui doveva sorgere fin dall'inizio.

Unica variazione al progetto iniziale, la dislocazione dell'edificio, che dovrà essere costruito in parallelo a via Chiarugi (ma questo era già noto ndr).

La notizia, trapelata nelle scorse ore con un post su Facebook del consigliere di Diritti in Comune Ciccio Auletta, è già stata dibattuta aspramente nel consiglio comunale di ieri pomeriggio, giovedì 24 settembre. Con sospensione della seduta di dieci minuti - riferisce Auletta con un post - "su richiesta della Lega". Infatti - prosegue "Avendo reso pubblico il parere positivo della Soprintendenza che tenevano nel cassetto i giochi sono saltati".

Dopo la sentenza del TAR (che aveva accolto le istanze della comunità islamica circa il diniego del Comune di Pisa a poter costruire la moschea ed il centro culturale islamico), ora arrivano anche il via libera della Soprintendenza e l'autorizzazione paesaggistica degli uffici comunali.

Scrive soddisfatto Cicco Auletta (che non rinuncia a delle stoccate alla Lega) poco dopo il consiglio comunale: "Domattina (oggi per chi legge ndr) gli uffici comunali rilasceranno l'autorizzazione paesaggistica per la realizzazione di un luogo di culto per la comunità islamica a Porta a Lucca. È questo l'esito della discussione fatta oggi in consiglio comunale. Una vittoria fondamentale a difesa dei principi della nostra Costituzione contro le politiche razziste e islamofobe della Lega. Il silenzio di oggi del sindaco Conti è l'emblema di questa pesantissima sconfitta della destra. Hanno provato anche a tenere nascosto il parere favorevole della Soprintendenza ma li abbiamo "sgamati". Ecco la trasparenza del sindaco e della Lega che usano la macchina comunale per la propria campagna elettorale. E comunque se sentite il rumore dei lucchetti della Ceccardi che si incatena avvertitemi".

 

Per la comunità islamica di pisa ora è il momento di festeggiare.

"Siamo molto soddisfatti - dice Mohammad Khalil, imam della comunità islamica di Pisa - era l'ultimo parere favorevole che mancava per chiudere un iter lunghissimo. Ora sta al Comune cessare le ostilità verso la comunità islamica di Pisa e dare il permesso a costruire".

Tutto quindi è già pronto per la cantierizzazione. "Noi siamo pronti a partire - prosegue Mohammad Khalil - non appena arriverà il permesso del Comune. La Soprintendenza ha comunicato il suo parere favorevole, anche se restano delle piccole variazioni da apportare al progetto, con la realizzazione della moschea in parallelo a via Chiarugi. L'unico problema, però, potrebbe nascere dalla realizzazione della pista ciclopedonale".

Che tipo di problema? "Insieme alla costruzione della moschea - prosegue Mohammad Khalil - a noi compete anche la costruzione della pista ciclopedonale. Ecco, il problema potrebbe sorgere se il Comune bloccherà l'iter per la sua realizzazione, ma questo non dipende da noi".

Proprio a Porta a Lucca, il centrodestra pisano, alle ultime elezioni regionali ha perso diverse percentuali di consenso tra i cittadini.

"Quella arrivata dalle urne - conclude l'iman Mohammad Khalil - è una bocciatura sonora del centrodestra pisano. Per noi, comunque, non è certo una novità, anche perché il Comitato per il sì alla libertà di culto che sotiene la costruzione della moschea è nato proprio lì, a Porta a Lucca. Il risultato negativo del centrodestra, credo che possa essere considerato come un referendum in cui i pisani hanno detto chiaramente sì alla moschea. I problemi della città, infatti, sono altri".

 

carlo.palotti