Nel PD volano stracci. Dopo Capannoli è la resa dei conti anche a Pisa
Dem a congresso. Il segretario provinciale Sabatino accusa una deriva antidemocratica e tira in ballo i quadri regionali e nazionali. Ferrante ricaccia indietro le accuse e rassicura i tesserati cittadini
Nel Pd Pisano volano stracci e forse, non poteva che andare così. Da tempo, troppo, il Partito Democratico è spaccato al suo interno e la situazione di disagio vissuta nel partito, ogni tanto, esce allo scoperto evidenziandosi in situazioni paradossali, come quella vissuta a Capannoli durante l'ultima tornata elettorale amministrativa.
Ora, dato che il partito è tornato a congresso, il disagio di cui sopra torna prepotente e dopo le uscite di giovedì di alcuni esponenti pisani, ma di caratura nazionale (vedi Ceccanti), oggi, anche Oreste Sabatino, segretario provinciale, parla di gravi derive antidemocratiche e minacce subite da alcuni militanti, appellandosi direttamente a Fossi (segretario regionale del partito) e Elly Schlein (la segretaria nazionale dem).
Per tutta risposta pubblichiamo la lettera inviata da Andrea Ferrante, segretario dell'Unione comunale del Pd Pisa, che rimanda indietro le accuse lanciate da Sabatino e cerca di rassicurare la base cittadina del partito sulla regolarità del percorso congressuale.
Ha scritto Andrea Ferrante, segretario Unione Comunale Pd Pisa
Leggo con sorpresa e amarezza un articolo di stampa in cui il segretario provinciale del PD Oreste Sabatino "attacca duramente la gestione dell’Unione comunale" sostenendo, in riferimento al congresso in atto, che "quanto sta accadendo a Pisa rischia di minare la credibilità, la trasparenza e la stessa tenuta democratica del Pd nella nostra città”.
Questo pezzo segue una sequenza interminabile di veline, dichiarazioni tendenziose e presunti retroscena tutti tesi a danneggiare la credibilità del PD cittadino nel momento del suo congresso.
Ho finora evitato di rispondere per lealtà verso il partito, ritenendo dannose tutte le uscite in cui non si parli di politica, ma di liti.
Apprezzo di più il lavoro dei dirigenti e dei militanti che in queste settimane non sono stati a contare tessere, ma a organizzare iniziative politiche, come quelle il 29 maggio con Zingaretti e ieri sera con Provenzano, volantinaggi e affissioni per la campagna referendaria, la manifestazione per Gaza (dove le assenze del gruppo dirigente provinciale sono state ragione di imbarazzo), le battaglie consiliari e, anche, questo congresso atteso da quasi due anni.
Devo però, mio malgrado, diffondere questo comunicato per correggere vistose e tendenziose inesattezze a garanzia dell'onorabilità del partito e porre riparo a una campagna di disinformazione, orchestrata per delegittimare la possibile apertura di una nuova fase nel PD di Pisa, unitaria e non sottoposta a personalismi e logiche correntizie.
Innanzitutto, tengo a precisare che l'Unione Comunale di Pisa non ha alcun ruolo nella gestione dei congressi. Presumo, quindi, che sia tirata in ballo per confondere le acque. Il congresso cittadino di Pisa è diretto, da statuto, da una Commissione per il Congresso costituita appositamente dagli organismi provinciale e regionale. Una commissione ampia e plurale che ha preso le sue recenti decisioni all'unanimità.
Per le stesse ovvie ragioni di distinzione dei poteri, nemmeno il Segretario provinciale ha poteri sul congresso, così come non ne hanno i segretari dei circoli. Per questo il congresso del circolo di San Marco San Giusto si è tenuto regolarmente secondo le disposizioni dei garanti e la regolare convocazione inviata.
Viene anche affermato che la Commissione per il Congresso ha adottato un’anagrafe degli iscritti “difforme da quella certificata dagli organi competenti”. Questo è semplicemente falso. L'unico organo competente ad esaminare questo caso è la Commissione provinciale di Garanzia, che per l'appunto mi risulta in via di convocazione. Presumo, ovviamente, che tutti gli organismi osserveranno le prescrizioni che vorrà adottare, come è sempre avvenuto, anche in questo caso riguardante il circolo di cui è segretario Iannella, che quindi ricorre contro il tesseramento da lui stesso effettuato e a suo tempo validato.
Voglio rassicurare i tanti nostri iscritti, militanti, elettori, che continuano a guardare a noi nonostante questo insopportabile tafazzismo compulsivo.
Nessun organismo titolato a farlo ha sospeso il congresso in corso, nessuna lista di iscritti è stata alterata, gli organismi statutari di garanzia sono tutti correttamente al lavoro e le loro decisioni, come sempre, saranno osservate.
A questo PD, soprattutto in un momento storico così angosciante, i dirigenti dovrebbero volere più bene. Su questo, davvero, non si può più aspettare a voltare pagina.
Ha scritto Oreste Sabatino, segretario provinciale del Pd di Pisa.
"Quanto sta accadendo a Pisa rischia di minare la credibilità, la trasparenza e la stessa tenuta democratica del Partito Democratico nella nostra città. È mio dovere denunciare pubblicamente una situazione che, oltrepassando ogni limite, richiede un intervento immediato da parte della segreteria nazionale e del segretario regionale".
Così Oreste Sabatino, segretario provinciale del Pd di Pisa, interviene sulla gestione del congresso dell’Unione comunale del capoluogo, evidenziando una serie di gravi irregolarità che stanno compromettendo la correttezza del percorso congressuale.
"A meno di 24 ore dall’inizio dei congressi di circolo – afferma Sabatino – la Commissione per il Congresso ha deliberato l’adozione di un’anagrafe degli iscritti difforme da quella certificata dagli organi competenti, ovvero la Commissione provinciale di garanzia e dall’Ufficio adesioni, a fine maggio. Una scelta assunta senza alcun fondamento statutario, che ha alterato il presupposto fondamentale della certezza della platea elettorale e, di conseguenza, il calcolo stesso dei delegati da eleggere".
La situazione è ulteriormente degenerata nel corso del congresso del circolo San Marco-San Giusto, dove – nonostante una formale richiesta di sospensione firmata dallo stesso segretario provinciale e accolta dalla segretaria di circolo – si è scelto deliberatamente di procedere con votazioni e scrutinio, "senza base giuridica, senza legittimazione". A ciò si aggiunge, denuncia Sabatino,"«un clima interno preoccupante e teso: vi sono anche alcune intimidazioni, comportamenti aggressivi subiti da qualche iscritto".
"Davanti a questa deriva – conclude Sabatino – ho chiesto un atto di responsabilità al segretario regionale Emiliano Fossi e alla segretaria Elly Schlein. Serve un’immediata sospensione del percorso congressuale, in attesa degli opportuni accertamenti da parte degli organi di garanzia. Non è in gioco solo la regolarità di un congresso, ma la fiducia di migliaia di iscritti e simpatizzanti che credono in un Pd fondato sulla legalità, sul rispetto e sulla partecipazione autentica, oltre alla nostra immagine di fronte ai cittadini e agli elettori pisani".