No alla chiusura dello sportello di Banca Intesa. Confesercenti: "Rischio desertificazione dei piccoli borghi"

Economia
Calci
Venerdì, 19 Aprile 2024

L'associazione di categoria si schiera al fianco del sindaco Ghimenti

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Ha scritto Confesercenti Toscana.

"La chiusura di uno sportello bancario così come la chiusura di un ufficio postale o di un negozio di vicinato, sono un grave danno per un quartiere di una città; danno addirittura devastante in un piccolo borgo. Per questo siamo a fianco del sindaco di Calci Massimiliano Ghimenti e della comunità della Val Graziosa nel chiedere un ripensamento a Banca Intesa per quanto riguarda la chiusura dellaa propria agenzia in piazza Cairoli”.

E’ Confesercenti Toscana, con il suo presidente Pisa Frabrizio Di Sabatino e con il responsabile Daniele Benvenuti, ad intervenire sulla questione sollevata nei giorni scorsi dal sindaco di Calci in merito alla chiusura dal prossimo ottobre dell’agenzia locale di Banca Intesa.

La questione è stata affrontata giovedì proprio a Calci in occasione della festa regionale della Fipac, il sindacato pensionati commercio di Confesercenti.

“Quando si parla di desertificazione delle città e dei piccoli borghi – spiegano Di Sabatino e Benvenuti – non si fa solo riferimento alle attività tradizionali sempre più stritolate da una grande distribuzione che continua ad espandersi e anche dal commercio on line. Desertificazione vuol dire anche le chiusure di servizi essenziali come banche o uffici postali alle quali assistiamo quasi quotidianamente. Pensiamo alle conseguenze per le attività commerciali in un tessuto economicamente vivo come quello della Val Graziosa. Ma soprattutto pensiamo ai cittadini anziani, coloro che magari non hanno l’internet banking e proprio nello sportello bancario fisico avevano il loro punto di riferimento”.

Argomento anziani che era proprio al centro del convegno di giovedì a Calci in occasione della festa Fipac Confesercenti. Ancora il presidente ed il responsabile Pisa di Confesercenti Toscana.

“L’assemblea regionale della Fipac, per voce del suo presidente Alberto Pecchi, ha espresso sostegno al sindaco di Calci in questa battaglia. Proprio dai pensionati è venuto forte l’appello a non chiudere servizi essenziali soprattutto in borghi come Calci con una alta densità di popolazione anziana che evidentemente ha difficoltà a spostarsi. Come Confesercenti Toscana – concludono Fabrizio Di Sabatino e Daniele Benvenuti – ci mettiamo a disposizione dell’amministrazione comunale di Calci per tutte le azioni necessari affinché si giunga ad un ripensamento da parte di Banca Intesa o, nell’ipotesi peggiore di chiusura, all’introduzione di misure che mitighino gli evidenti disagi dei cittadini”.

 

redazione.cascinanotizie