Fi-Pi-Li a pagamento: la Lega dice no
Meini e Landi: “Regione chiarisca intenzioni sulla questione”
 Riporta la nota dei due consiglieri regionali del Carroccio.
Riporta la nota dei due consiglieri regionali del Carroccio.
“Se, come ha dichiarato il presidente Giani non più tardi di due mesi fa, non è mai stato preventivato, perché si spendono più di centomila euro di soldi pubblici per uno studio di consulenza sull’analisi del traffico sulla Fi-Pi-Li e sull’eventuale pedaggio? Delle due l’una: o lo studio è in parte inutile, oppure l’ipotesi di far pagare ai cittadini ed alle imprese il transito su questa tormentata strada è concreta. Ed a questa ipotesi diciamo no. Invece di essere ringraziati per lo spirito di sopportazione che devono avere ogniqualvolta percorrono questa arteria, gli utenti saranno tenuti a pagare un ticket?”.
Così i consiglieri regionali della Lega in Toscana Elena Meini e Marco Landi a commento delle notizie relative a uno studio di consulenza relativo all’ipotesi di inserire un pedaggio sulla Fi-Pi-Li.
“Il Presidente della Regione, tanto per cambiare, pare avere idee confuse su una superstrada che di super ha veramente poco e che contava prima della pandemia 42mila transiti al giorno. A nostro avviso – aggiungono gli esponenti leghisti - occorre, invece, focalizzare l’attenzione sul tema della sicurezza ed avere una progettualità la più chiara e concreta possibile. Non è ammissibile che la strada in questione sia teatro, con troppa frequenza, d’incidenti anche seri. Impegniamoci, dunque, a limitare al minimo i disagi per gli automobilisti, puntando a far sì che il percorrere la Firenze-Pisa-Livorno non si trasformi, spesso e volentieri, in una pericolosa odissea”.