Una Città in Comune: "Contro la destra opposizione dentro e fuori il palazzo"
"Elezioni: la nostra opposizione alla destra con politiche alternative e presenza quotidiana dentro e fuori il consiglio", è la dichiarazione di Una Città in Comune dopo il risultato delle elezioni comunali 2023
Questo il comunicato integrale
In Italia come in Europa si conferma anche nella tornata elettorale di questi giorni la crescita di una marea nera, di una destra razzista, omofoba, demolitrice dei diritti del lavoro, sociali e civili, neoliberista.
La crisi economica e sociale sempre più pesante amplificata dalla pandemia, dalla guerra e dalla mancanza di politiche di pace in contrapposizione ad una escalation militare che sembra non avere fine, hanno un peso determinante in questo quadro.
È questo il dato che emerge in maniera dirompente dalle elezioni in Turchia con la nuova vittoria del dittatore Erdogan, in Spagna con la dolorosa sconfitta di Ada Colau e di Barcelona en Comú, da sempre per noi un punto di riferimento, e anche dalle elezioni comunali in Italia. Nel nostro Paese la destra vince praticamente ovunque, spinta anche dall'effetto del Governo Meloni che solo qualche giorno fa inneggiava all'evasione fiscale.
In questo quadro si inserisce anche la riconferma della destra nella nostra città.
Il sindaco Conti, con una furbesca operazione di trasformismo con la quale fa passare per civica una lista di destra fatta a sua immagine e somiglianza, è stato capace di attrarre centinaia e centinaia di voti anche dal centrosinistra, come indica lo studio dell'Istituto Cattaneo sul voto al primo turno.
Si tratta di una riconferma fondata sulla garanzia di nuove costruzioni e nuove colate di cemento, nonché su una diffusa rete di rapporti ad personam tra amministrazione e cittadino.
Malgrado il risultato elettorale, Conti (insieme a tutti gli altri eletti) è nei fatti un sindaco di minoranza se si considera il dato in crescita dell'astensionismo: quasi la metà degli elettori non è andato a votare!
Questo dato, che si aggrava ulteriormente nei quartieri più colpiti dalla crisi, è molto preoccupante e ci interroga tutte e tutti, come abbiamo evidenziato più volte.
In un momento in cui si pensa di adottare l'elezione diretta del sindaco a livello nazionale (il sindaco d'Italia), dentro un modello presidenziale, è sotto gli occhi di tutte e tutti come il sistema maggioritario a livello comunale riduca gli spazi di democrazia e di coinvolgimento dei cittadini e delle cittadine nella vita politica e al voto.
Il ritorno ad un sistema proporzionale è l’unica strada da intraprendere.
In questo contesto il nostro risultato è una anomalia a livello nazionale: siamo la terza forza in città, a fronte dell'evaporazione del Movimento 5 stelle e di un progetto che si presenta come civico dal punto di vista del candidato sindaco, ma che nella sostanza politica è chiaramente condizionato dalla presenza e dal peso del Partito Democratico (che infatti porta a casa più di due terzi dei consiglieri).
PD che non a caso esce sconfitto anche questa volta, e che ora dovrà definire quale opposizione vorrà fare a partire da alcuni nodi quali le grandi opere, su cui fino ad oggi ha fatto scelte comuni con il centrodestra.
Siamo consapevoli della pericolosità di questa destra, avendo trascorso gli ultimi cinque anni a contrastarne le politiche dentro e fuori il consiglio comunale, a volte in assoluta solitudine anche su scelte decisive.
Altrettanto consapevoli siamo dell'importanza di riuscire a bloccarla in questo secondo mandato, dando sempre più concretezza ad un progetto alternativo di città e di società.
È necessario essere oggi ancora più determinati e capaci di ieri per rilanciare un'opposizione a Pisa, nel Paese e in Europa, per muovere verso un domani diverso.
Un segnale positivo viene dalla vicina Campi Bisenzio, dove una coalizione della sinistra, insieme con i 5 stelle, vince il ballottaggio contro il PD con il candidato a sindaco Andrea Tagliaferri.
A Tagliaferri vanno il nostro augurio, insieme alla nostra disponibilità a condurre battaglie insieme, a partire dalla questione della nuova pista di Peretola.
Ci attendono già in questi giorni appuntamenti importanti in città con la tre-giorni del Movimento "No Base né a Coltano né altrove" perché chi vorrebbe realizzarla è già pronto e col motore acceso, pronto a partire ora che il voto è concluso, e noi tutti e tutte dovremo essere capaci di fermarli.
Una città in comune