Due Oscar Green ad aziende agricole pisane
Ingegno, sostenibilità e nuovi media: i giovani imprenditori pisani “dominano” gli Oscar Green di Coldiretti. Ben due dei sette riconoscimenti assegnati nell’ambito della diciottesima edizione regionale del premio promosso da Giovani Impresa Coldiretti Toscana
Premio che punta a valorizzare il lavoro di tanti giovani che hanno scelto per il proprio futuro l'Agricoltura, sono finiti nella bacheca di due imprenditori della provincia di Pisa. E più precisamente di San Giuliano Terme, uno dei principali polmoni agricoli del territorio. Si tratta di due aziende che operano nel campo del florovivaismo: la HTS e l’Ortofruttifero.
Sono 236 le aziende nelle campagne pisane condotte da capi d’azienda che hanno meno di 35 anni impegnati nell’aggiornare e ridefinire il perimetro d’azione dell’agricoltura tradizionale per renderla più moderna, efficace, intelligente, produttiva e soprattutto resiliente al nuovo scenario climatico. Un assaggio del grande cambiamento in corso in Toscana lo hanno offerto, anche quest’anno, gli Oscar Green. I premi sono stati assegnati a Firenze, a Casa Coldiretti, nell’ambito del progetto Agoragri. Alla premiazione hanno partecipato insieme alla Presidente di Coldiretti Toscana, Letizia Cesani e al Delegato Giovani Impresa Coldiretti Toscana, Francesco Panzacchi, la vice presidente regionale ed assessora all’agroalimentare, Stefania Saccardi ed il portavoce del Governatore Eugenio Giani, Bernard Dika.
“I giovani imprenditori sono più innovativi e più attenti alla sostenibilità, più resilienti e nel caso specifico della nostra regione tra i più multifunzionali: il 28% delle aziende guidate tra gli under 40 ha sviluppato almeno un’attività connessa come l’agriturismo, la fattoria didattica o la produzione di energie rinnovabili che posiziona la nostra regione al secondo posto in Italia. – spiega Francesco Panzacchi, Delegato Giovani Coldiretti Toscana – Certo, il ricambio generazionale non si sta rivelando una passeggiata e ci sono ancora molti elementi di criticità che ne rallentano l’attuazione, ma il dato incoraggiante deriva dal desiderio, e lo tocchiamo ogni giorno, di tanti giovani di affacciarsi nel nostro mondo. Le oltre domanda per l’ultima edizione del premio di primo insediamento sono un chiaro segnale di questo fenomeno. Questo desiderio va però sostenuto con forza ed azioni concrete tagliando la burocrazia e favorendo l’accesso al capitale fondiario ma anche con nuovi strumenti finanziari. La voglia non manca”.
Le due aziende premiate hanno, insieme al comune di provenienza, anche altri elementi in comune: il cognome. Luca e Marco Pacini sono fratelli. Il primo guida la HTS, il secondo l’Ortofruttifero. E la forte spinta innovativa e l’attenzione alla sostenibilità che sono due mantra aziendali.
Vivaismo, ricerca e tecnologia in campo per super prato resiliente cambiamenti climatici
(cat. L’impresa che cresce)
Agricoltura, ricerca e tecnologia in…campo insieme per giocare nei grandi stati e nei grandi eventi sportivi. Si chiama “Erbavoglio” il rivoluzionario sistema nato dalla collaborazione internazionale tra la pisana HTS, azienda agricola di San Giuliano Terme, e la Facoltà di Agraria dell’Università di Pisa, che consente di creare manti erbosi molto più sostenibili e meno energivori trapiantando, e non seminando, le piantine. E’ il super tappeto su cui giocano già molte squadre del campionato di Serie A e serie B come l’Empoli, il Cagliari, il Pisa, della Ligue 1 e di altri campionati europei. Un sistema adottato anche per il centro di allenamento della Fiorentina, il Viola Park, numerosi centri sportivi, Golf Club e parchi pubblici sparsi in tutta Italia. “Il tappeto – spiega Luca Pacini - non si semina o non avviene con la posa del tappeto a rotoli: le singole piantine, coltivate nelle serre della nostra azienda per 40 giorni, sono trapiantate pazientemente una ad una con macchine automatizzate. Come in un mosaico. E non si tratta di specie qualsiasi ma di una delle principali infestanti dei nostri prati, la gramigna, che dopo studi e ricerche condotte dall’Università di Pisa che hanno portato alla nascita di un nuovo brevetto, è diventata uno straordinario alleato, utile e soprattutto resistente, ai climi sempre più caldi del Bel Paese. E’ una soluzione che gioca di anticipo rispetto al nuovo scenario climatico. I nostri manti consumano tra il 50%-80% in meno di acqua rispetto ai tradizionali manti seminati o srotolati e questo si traduce in minori costi ed in una maggiore attenzione verso una risorsa sempre più preziosa”.
L’orto domestico ai tempi dei social, il boss-influencer che insegna a coltivare su balconi e terrazze (menzione speciale Agri-Influencer)
Avvicinare i giovani all’orticoltura domestica, a coltivare insalate, zucchine, melanzane e erbe aromatiche anche su balconi e terrazzi, giocando sulla curiosità ed usando i loro stessi strumenti e linguaggio. Per raggiungerli Marco Pacini, 40 anni appena compiuti, “boss” dell’Ortofruttifero di San Giuliano Terme, un colosso che produce ogni anno 50 milioni di piantine da orto destinate a garden, vivai e negozi, si è messo in gioco in prima persona. E’ lui, periodicamente, sui canali Facebook e Instagram, a dispensare informazioni e consigli su quando per esempio iniziare a piantare i pomodori, su quanta acqua dosare quando fa caldo e su quali prodotti coltivare, anche in autunno, per avere sempre a disposizione ortaggi freschi e sicuramente a millimetro zero. Una miniera di suggerimenti, uno stimolo per famiglie e giovani a sfruttare ogni spazio in casa o all’esterno per coltivare il proprio orticello ma anche un modo smart per svelare come si cucinano e raccontare le innovazioni che portano sostenibilità lungo tutta la filiera produttiva. “Il nostro motto è la felicità nell’orto. – racconta Pacini – Con questo nuovo progetto vogliamo comunicare e trasferire agli utenti, soprattutto ai giovani, il piacere ed i vantaggi di autoprodurre in casa un po’ degli ortaggi che si consumano abitualmente. Questi benefici sono economici, ambientali e di salubrità dei prodotti. Il tempo dedicato alla cura delle piante, che vediamo crescere, è sempre tempo ben speso perché ci connette con le origini della vita, combatte lo stress e porta colore nelle nostre case. La nostra fan base sta crescendo velocemente. In pochi mesi siamo già oltre 16 mila su Facebook”. L’Ortofruttifero custodisce oltre 750 varietà di semi che raccontano la storia del nostro paese e dell’agricoltura della nostra regione. Dal canestrino di Lucca all’Aglione della Val di Chiana, dalla lattuga pesciatina al tradizionale cavolo fino a 70 tipologie di peperoncino.