Su le mani, Il traguardo è lì
Le mani decisive nella giornata che mantiene il +9 sullo Spezia a tre partite dalla fine
Soltanto domenica scorsa parlammo di striscione dell’ultimo km tagliato in fuga, la testa era tener bassa perché bisognava spingere ancora verso il traguardo. Adesso, dopo la rete di Meister che ha consegnato i tre punti ai nerazzurri il traguardo è li, a 20 metri, e le braccia si possono anche staccare dal manubrio preparandosi per distenderle al cielo. Fra tre giorni al San Nicola di Bari, quello stadio che due anni fa ha visto festeggiare il Cagliari vittorioso all’ultimo istante della finale playoff il Pisa potrà vincere, potrà pareggiare ed in questo caso poco importa il risultato degli altri, ma potrà anche perdere ed in quel caso sarà necessario che lo Spezia non porti a casa i tre punti dalla trasferta di Reggio Emilia.
Il match contro il Frosinone è stato una partita a scacchi, un primo tempo giocato dal Pisa alla “vorrei ma non posso”, ben assecondato da un avversario che invece era ben contento che il cane abbaiasse senza mordere. Nella ripresa qualcosa è cambiato: negli spogliatoi la notizia del vantaggio dello Spezia ha frustato il Pisa sceso in campo con un altro piglio poi ci hanno pensato le mani, prima in modo beffardo quando Ghersini non ha visto un rigore solare e con lui la combriccola del Var forse impegnata a guardare il concertone del Primo Maggio a Roma; poi la mano di Inzaghi che ha consegnato alla velocità della luce il pallone a Tramoni per una rimessa fulminea, dopo avergli indicato dove effettuarla, la mano precisa di Tramoni che ha servito deliziosamente Meister, infine la mano del destino che ha scelto di restituire al legittimo proprietario un goal che pochi giorni prima gli era stato clamorosamente scippato. Così Meister ha dimostrato il suo valore con un azione di sfondamento che ha tenuto a bada il difensore e poi scaricato in porta il goal che avvicina un popolo intero a quel sogno cullato da 34 anni.
fotografia di Francesco Cecchi/Pisa Sporting Club