Undici arresti per l’assalto al portavalori, uno nel pisano
Mazzeo: “In Toscana non c’è spazio per la criminalità organizzata”
L’indagine dei Carabinieri di Livorno, che la mattina di lunedì 19 maggio ha permesso l’arresto di 11 persone, tutte di origine sarda e appartenenti, a vario titolo, al commando che lo scorso 28 marzo, lungo la Statale Aurelia, a San Vincenzo, aveva assaltato un portavalori in pieno giorno, ha avuto riverberi importanti anche in provincia di Pisa.
Uno dei malviventi arrestati, Antonio Moni, 46 anni, era residente a Castelnuovo Val di Cecina e faceva da basista al commando.
infatti, aveva base proprio sul nostro territorio.
9 persone risiedevano in provincia di Nuoro, un’altra a Bologna.
I componenti del commando hanno tutti un’età compresa tra i 33 e i 54 anni, e ora dovranno rispondere dell’accusa di rapina pluriaggravata, detenzione e porto in luogo pubblico di diverse armi da guerra, munizioni da guerra, esplosivo e armi comuni da sparo, nonché di furto pluriaggravato e ricettazione.
Il colpo fruttò circa 3 milioni di euro.
“Undici arresti per l’assalto al portavalori sull’Aurelia a San Vincenzo – ha scritto Antonio Mazzeo, presidente del consiglio regionale della Toscana –“.
“L’azione criminale - ha proseguito Mazzeo - che aveva suscitato grande allarme tra i cittadini, fu caratterizzata da modalità paramilitari, con l’impiego di armi da guerra e veicoli rubati per bloccare la circolazione. Oggi possiamo dire che lo Stato ha dato una risposta forte e determinata. Grazie all’eccezionale lavoro della Direzione Distrettuale Antimafia e delle forze dell’ordine si è arrivati a sgominare un’organizzazione criminale strutturata e pericolosa, restituendo un messaggio chiaro: in Toscana non c’è spazio per la criminalità organizzata”.