Una Scuola Ovunque Bella. Successo per il primo Festival della Restanza
Scuole come presidio del territorio contro la desertificazione dei piccoli centri
Ha scritto l'Ufficio stampa del Consiglio regionale della Toscana.
Una Scuola Ovunque Bella, questo il sottotitolo dell’edizione zero del festival della Restanza - ideato dall’Istituto comprensivo Mariti di Fauglia. Una piccola porzione di Toscana raccoglie la sfida di provare e ripensare il modo di realizzare una scuola diffusa, in grado di rispondere alle necessità didattiche delle comunità periferiche, opponendosi con tenacia alla scomparsa e al ridimensionamento. La questione è semplice: le piccole scuole dei piccoli comuni hanno pochi iscritti, spesso non sembrano sostenibili, ma la loro scomparsa prelude alla desertificazione del territorio.
Oltre cento i partecipanti all’iniziativa, nata un po' in sordina, ma evidentemente in grado di interpretare le reali esigenze di chi vive lontano dalle città. Si è trattato di un dialogo a più voci, convergenti sin quasi all’unanimità: oltre alla buona volontà, alla scuola servono risorse e una nuova e aggiornata cornice normativa che tuteli e valorizzi gli Istituti che insistono nelle aree interne. Docenti, genitori, ragazzi e amministratori pubblici hanno potuto ascoltare gli interventi di Michela Lazzeroni, ordinaria di Geografia presso l’Università di Pisa, Dario Missaglia, già dirigente scolastico e membro del comitato tecnico di Proteo e Vito Teti, Professore emerito di Antropologia al Università della Calabria, scrittore e coniatore del neologismo “restanza”, nuova parola che vuol indicare il desiderio consapevole di restare a vivere, per far crescere in modo sostenibile, i luoghi così detti minori.
"La prima edizione del Festival della Restanza è stata un’esperienza intensa e profondamente significativa: un’occasione preziosa di riflessione e condivisione sul ruolo essenziale della scuola come presidio di comunità e motore di futuro, in particolare nei territori più piccoli e troppo spesso dimenticati”, dichiara Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana. “La 'Restanza', come ci ha insegnato Vito Teti, non è mai frutto della rassegnazione, ma una scelta coraggiosa e consapevole: restare significa impegnarsi per cambiare, per generare valore e opportunità là dove si vive. Come Regione Toscana abbiamo scelto, con convinzione, di investire nei piccoli comuni, perché crediamo in una Toscana che cresca tutta insieme, senza lasciare indietro nessuno. Il benessere della 'Toscana diffusa' è e resterà una nostra priorità, da perseguire con risorse, visione, progetti concreti e un’attenzione politica costante" conclude Mazzeo.
“Dal dialogo con Teti e dal coinvolgimento dei presenti nasce l’idea di trasformare questa prima edizione pilota in un appuntamento fisso – così Raffaella Ioannone, Dirigente Scolastica del Mariti - affinché, dal cuore della Toscana, si diffonda nel Paese un movimento ampio che, facendo leva su strumenti normativi flessibili, tuteli il ruolo della scuola come volano di cultura. Vito Teti – al quale siamo grati - si è reso disponibile a coordinare un comitato tecnico scientifico che ci affianchi e che raccolga le molte suggestioni di oggi, per trasformare una intuizione in un progetto di restanza.”
“Siamo consapevoli del valore della scuola e del suo insostituibile ruolo a tutela della sopravvivenza dei nostri Paesi – dichiarano unanimemente gli amministratori dei Comuni di Santa Luce, Orciano, Crespina – Lorenzana e Fauglia – per questo siamo felici di aver scritto una mozione tutela della scuola da presentare - e speriamo condividere - con tutti i comuni d’Italia aderenti all’ANCI, affinché sia modificato il quadro normativo di riferimento.”
Partecipatissimi da genitori, docenti e amministratori anche i laboratori pomeridiani: dalla scrittura creativa a cura della scrittrice Daniella Morelli, alla cittadinanza attiva di Matteo Trapani, passando all’inclusività nella didattica di Pia Basile e Rebecca di Prete, alle nuove metodologie Indire di Francesca Sboarina, fino alla comunicazione non violenta a cura di Sara Bertone, i lavori della prima edizione hanno testimoniato di quanto la scuola pubblica possa essere insostituibile motore di cultura e palestra di cittadinanza.
Sono intervenuti Vito Teti, i sindaci dell’area Giamila Carli, David Bacci e Giuliana Lenci, l’Assessora Emanuela Rombi, il Sindaco di Castellina Marittima Alessandro Giari, Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Simone Gheri, Direttore ANCI Toscana, Michela Lazzeroni, Professoressa di geografia presso l’Università di Pisa, Dario Missaglia, membro del Comitato tecnico scientifico dell’Associazione professionale Proteo Fare Sapere, i cittadini e le cittadine residenti nei Comuni minori, alcuni imprenditori, così come delegazioni di studenti, dei genitori, rappresentanti dell’associazionismo e dell’imprenditoria locale.