Referendum. Russo (Pd) ringrazia i cascinesi, per la Cgil è comunque un successo. Petrucci (FdI) crede nella conquista della Toscana

Politica
PISA e Provincia
Martedì, 10 Giugno 2025

"A Cascina una delle percentuali più alte della regione". Nel centrodestra toscano è aperta la caccia alla poltrona di governatore. Petrucci chiede ai colleghi di coalizione di puntare su Tommasi 

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In Toscana sono andati a votare poco più del 39% degli elettori, mentre a Cascina è stata registrata un'affluenza superiore al 42% degli aventi diritto. Questo risultato, anche se il quorum del 50% non è stato raggiunto né a livello nazionale, né regionale o comunale, è stato accolto con favore dal Partito Democratico di Cascina, che tramite il segretario Giovanni Russo, ha voluto ringraziare i "14 mila cascinesi che sono andati a votare", che così "hanno esercitato un diritto fondamentale della nostra democrazia: la partecipazione a una consultazione popolare".

Al voto di domenica 8 e lunedì 9 giugno, danno una lettura prettamente politica il segretario regionale della Cgil Rossano Rossi e il consigliere regionale di Fratelli d'Italia e vicecoordinatore toscano del partito, Diego Petrucci.

Per Rossano Rossi, in qualche modo, l'impegno messo nella campagna che ha portato al voto referendario è stata importante, poiché è riuscita a fare breccia nella popolazione con milioni di persone che "hanno espresso il bisogno di più diritti su lavoro e cittadinanza".

Di natura generale e regionale, la lettura politica data da Diego Petrucci, che da una parte affossa il "campo larghissimo" schierato in Toscana dai sostenitori dei referendum (con il dato regionale di affluenza al di sotto del 40%) e dall'altra, vede in questo risultato, la possibilità concreta per il centrodestra, di conquistare la Toscana alle prossime elezioni regionali. Petrucci, in ultima istanza, chiede ai colleghi di coalizione, di dare anche il via libera alla candidatura a governatore di Alessandro Tommasi

 


Ha scritto Giovanni Russo, segretario del Pd di Cascina.

Il Partito Democratico di Cascina vuole ringraziare i 14.000 cascinesi, oltre il 42% degli aventi diritto, per essersi recati alle urne nelle giornate di domenica 9 e lunedì 10 giugno ed esprimere il proprio voto sui referendum sul lavoro e la cittadinanza.

14.700 cittadini di Cascina su 35.000 aventi diritto, hanno così esercitato un diritto fondamentale della nostra democrazia: la partecipazione a una consultazione popolare.

Noi li ringraziamo al di là del voto espresso perché ciò rappresenta non solo una delle percentuali più alte del nostro paese ma un significativo e profondo senso civico che appartiene alla nostra comunità.

 


Sul referendum ecco la dichiarazione di Rossano Rossi (segretario Cgil Toscana).

“C’è grande rammarico per il mancato raggiungimento del quorum, ma dai referendum di oggi esce comunque un segnale politico forte. I temi che abbiamo posto - il lavoro, i diritti, l’accesso alla cittadinanza - restano centrali nella nostra attività. Hanno trovato sostegno in uno schieramento sociale ampio, che ha saputo allargare l’attenzione e costruire nuove convergenze. Milioni di persone votando hanno espresso il bisogno di più diritti su lavoro e cittadinanza, nonostante le mille difficoltà di questa campagna, silenziata dai grandi media mentre le forze politiche di maggioranza invitavano all’astensionismo. In Toscana il voto conferma quanto sia stata importante l’attività sul campo svolta in queste settimane e il lavoro collegiale con i vari compagni di viaggio e la rete della Via Maestra. È stata una campagna molto bella, una grande attivazione di energie, una mobilitazione capillare che ha coinvolto territori, persone, realtà associative e sociali. È stata anche una risposta, pur se parziale, alla crisi democratica. A tutte e tutti coloro che si sono spesi in questa campagna va il nostro grazie. Il percorso non finisce qui, c’è una grande base da cui ripartire. Il lavoro resta una priorità e continueremo a batterci perché sia al centro delle scelte del Paese”

 


Ha scritto Diego Petrucci, consigliere regionale di Fratelli d'Italia.

“Nonostante che le abbiano provate tutte, dall'appello al voto in pieno silenzio elettorale all'utilizzo improprio dell'alert system in alcuni Comuni, alla mobilitazione di tutto il mondo variegato della sinistra, i registri elettronici di classe, anche in Toscana il campo larghissimo, ben più largo della coalizione che appoggia Eugenio Giani, non arriva neppure al 40% , e resta bene al disotto del quorum. 
E questo nonostante la discesa in gioco di un campo larghissimo con 5Stelle e sinistra in prima linea con CGIL e associazioni varie della galassia dell’ultra sinistra mobilitate per portare i cittadini al voto. 

I dati del referendum, su cui Giani & Co si sono spesi senza tregua, sono il miglior sondaggio del clima regionale: la Toscana è contendibile” Così Diego Petrucci, consigliere regionale e vicecoordinatore regionale di Fratelli d’Italia commentando i dati dell’affluenza alle urne ai referendum dell’8 e 9 giugno.

“I toscani non credono più a questa sinistra che ha voluto spaccare i sindacati sul tema del lavoro e non è riuscita nell’intento di far quantomeno sussultare per un secondo il Governo Meloni - conclude - . Adesso è il momento di correre a più non posso fino alla data del voto ma bisogna sciogliere quanto prima la riserva sul nostro candidato Alessandro Tomasi”.

 

 

 

redazione.cascinanotizie