Non solo luci, ombre di violenza sulla luminare
Molestie e arresti, ma la sicurezza regge l’urto della folla
La notte della Luminara, la più attesa e affollata dell’anno, ha illuminato i lungarni con la magia di oltre centomila fiammelle, ma non ha mancato di mostrare anche il suo volto meno romantico. Tra i 120 mila presenti che hanno gremito il centro storico per ammirare lo spettacolo dei lampanini e dei fuochi d’artificio, non sono mancati episodi di degrado, violenza e tensioni, seppur contenuti rispetto al passato.
L’episodio più grave si è verificato alle 3.30 in zona Vettovaglie, dove una ragazza italiana è stata pesantemente molestata da un uomo di origine asiatica. Lo straniero, completamente denudatosi in mezzo alla folla, ha avvicinato e aggredito la giovane, che ha però avuto la prontezza di reagire e chiedere aiuto. Le grida hanno attirato l’attenzione di altri presenti, ma l’uomo è riuscito a dileguarsi. La polizia è sulle sue tracce, grazie alle testimonianze raccolte e alle immagini delle telecamere di videosorveglianza. L'accusa è violenza sessuale.
In un altro episodio, i carabinieri hanno arrestato un diciannovenne straniero per resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale. Il giovane, in evidente stato di alterazione, si è scagliato contro i militari durante un controllo nella zona della movida. Solo dopo una breve colluttazione è stato bloccato e condotto in caserma, in attesa del processo per direttissima fissato per questa mattina.
Al pronto soccorso sono finite anche altre persone, coinvolte in liti e zuffe causate dall’abuso di alcolici, ma si è trattato perlopiù di episodi isolati. L’imponente piano sicurezza predisposto dal Comune e dalle forze dell’ordine ha retto bene l’impatto della folla, con poche segnalazioni di criticità. Qualche tensione si è registrata solo dopo i fuochi d’artificio, quando migliaia di persone hanno affollato contemporaneamente il Ponte di Mezzo, creando momenti di calca e rallentamenti.
Una notte, dunque, luminosa ma non priva di ombre, che conferma quanto sia delicato l’equilibrio tra festa popolare e ordine pubblico.