Bruni (PD): «In piazza contro il riarmo, per costruire la pace»

No alla guerra, no al riarmo, no alle lobby delle armi

Il consigliere PD Enrico Bruni (Partito Democratico) annuncia la propria partecipazione, insieme ai Giovani Democratici, alla manifestazione nazionale del 21 giugno a Roma promossa dalla rete "Stop al Riarmo". «Sarò sul pullman, insieme a chi dice no alla guerra, al genocidio e a un’Europa schiacciata da una logica di conflitto» scrive Bruni, sottolineando come la scelta non rappresenti una discontinuità con la manifestazione delle opposizioni del 7 giugno, ma al contrario ne rappresenti il naturale proseguimento: «È un atto politico ed etico, una presa di posizione chiara per dire che l’Europa non può diventare schiava della logica della guerra».

Nel mirino del giovane esponente dem il piano “ReArm Europe”, giudicato espressione di una strategia che punta tutto sulle spese militari, a discapito di investimenti su welfare, ambiente e giustizia sociale. «Viviamo in una spirale di conflitti interconnessi — Palestina, Iran, Ucraina — dove Netanyahu sta raggiungendo e superando Putin nell’escalation dell’orrore», aggiunge Bruni, che si dice preoccupato anche dal possibile coinvolgimento diretto degli Stati Uniti in nuovi scenari di guerra.

Riprendendo le parole dell’eurodeputato Marco Tarquinio, Bruni denuncia una deriva che vede l’Europa «risucchiata in una logica di guerra», e invita le piazze a incalzare le forze progressiste europee per un cambio di passo. «Dobbiamo rendere visibile quel popolo della pace che rifiuta l’arruolamento bellico e chiede un’alternativa fondata su diritti, solidarietà e cooperazione». Infine, l’appello: «L’Italia può e deve giocare un ruolo da protagonista, non ignorando le alleanze internazionali ma promuovendo un’idea di difesa come sicurezza sociale, non militarista. Invito tutte e tutti a unirsi a questa scelta di speranza e responsabilità».