Emergenza casa. No del consiglio comunale al fondo strutturale affitti
Bocciato l'ordine del giorno dem
Durante la seduta del consiglio comunale di lunedì 30 giugno, è stato respinto l’ordine del giorno che proponeva l’istituzione di un fondo comunale strutturale per il contributo affitto.
La mozione, presentata dal consigliere di minoranza Enrico Bruni, voleva affrontare "in modo sistematico le difficoltà crescenti legate all’accesso alla casa", puntando a "superare l’attuale gestione emergenziale del tema abitativo".
Ha scritto Enrico Bruni, consigliere comunale del Partito Democratico.
Nella seduta del Consiglio comunale di ieri è stato bocciato l’Ordine del Giorno da me presentato per chiedere l’istituzione di un fondo comunale strutturale per il contributo affitto. Un atto semplice ma fondamentale, che avrebbe permesso di superare l’approccio emergenziale e frammentario che caratterizza da anni la gestione di uno degli strumenti principali a tutela del diritto all’abitare.
La proposta nasce da un’urgenza concreta: a Pisa, come in tante città universitarie, il mercato degli affitti è sempre più insostenibile. I canoni crescono, gli alloggi a lungo termine si riducono, e le famiglie a reddito medio o basso – così come studenti, lavoratori precari, anziani soli – si trovano senza soluzioni accessibili e senza risposte certe. L’azzeramento dei fondi nazionali da parte del Governo ha aggravato una situazione già tesa, scaricando tutto il peso dell’emergenza sui Comuni.
A Pisa, l’Amministrazione ha scelto in questi anni di intervenire con fondi propri, ma senza programmazione strutturale, attraverso bandi estemporanei, spesso tardivi e mal comunicati, peraltro rifiutando il dialogo con i sindacati degli inquilini. I bandi vengono pubblicati in periodi del tutto inusuali, come successo nel 2024 ad agosto, le graduatorie escono in una situazione di totale mancanza di comunicazione, e molte famiglie restano senza sapere quando o se riceveranno il contributo.
Il nostro Ordine del Giorno chiedeva di voltare pagina: di creare un fondo comunale strutturale al bilancio comunale, alimentato ogni anno con risorse certe, e capace di garantire tempi rapidi, trasparenza nei criteri e continuità nella risposta. In una città dove la pressione abitativa aumenta, non si può continuare a navigare a vista.
Purtroppo, la Giunta ha scelto ancora una volta di voltarsi dall’altra parte.
Ma noi continueremo a insistere: il diritto alla casa deve tornare al centro dell’agenda politica, non essere trattato come un’emergenza ciclica o un fastidio da gestire a margine.
Pisa ha bisogno di politiche abitative giuste, accessibili e continuative.
Noi continueremo a batterci per questo.