Giugno rovente, a Cascina quattro gradi in più della media e zero piogge
Rete Meteo Amatori - Meteo Pop: "Non serve un record per parlare di cambiamento climatico"
Temperature oltre la media stagionale, ondate di calore prolungate, eventi estremi sempre più frequenti.
Giugno 2025, anche a Pisa e provincia, sarà ricordato come un mese caldissimo e senza piogge.
Martedì primo luglio il presidente e fondatore di Rete Meteo Amatori - Meteo Pop, Andrea Pardini, ha rielaborato i dati raccolti in Toscana e pubblicato un articolo dal titolo:
Giugno 2025 rovente in Toscana: caldo con massime fin sui 40°C.
Il mese di giugno 2025 si è chiuso con un’ondata di calore intensa e persistente che ha investito gran parte della Toscana, registrando temperature decisamente sopra la media. I dati raccolti dalle nostre stazioni meteorologiche e da quelle del SIR – Sistema Idro-Meteo della Regione Toscana, parlano chiaro: stiamo vivendo un nuovo capitolo dell’estate italiana, sempre più segnata dagli effetti del cambiamento climatico.
Temperature estreme: i dati rilevati in Toscana
Tra le giornate più calde, spicca il 30 giugno, quando sono stati toccati valori davvero notevoli:
Larciano (PT): 40.4°C
Massa: 40.4°C
Montale (PT): 40.1°C
Cascina (PI): 38.4°C (con un picco di 38.7°C il 28 giugno)
Valori che, seppur non raggiungono i livelli del celebre giugno 2003, risultano comunque eccezionali per questo periodo dell’anno.
Non serve un record per parlare di cambiamento
Spesso si tende a usare il 2003 come unico metro di paragone per valutare gli eventi di caldo estremo. Tuttavia, questo approccio può essere fuorviante. Continuare a confrontare ogni ondata di calore con quell’anno record rischia di farci sottovalutare la gravità della situazione attuale. Quando il confronto è troppo alto, tutto ciò che non è “come il 2003” viene percepito come normale. Ma non lo è.
Siamo di fronte a un fenomeno chiamato assuefazione climatica: ci abituiamo lentamente a condizioni che solo pochi decenni fa avremmo considerato eccezionali, finendo per perdere la percezione del cambiamento in atto.
La vera emergenza è nella tendenza
Il cambiamento climatico non si misura solo dai record, ma soprattutto dalla frequenza e dalla persistenza degli eventi estremi. Dal 2003 a oggi abbiamo vissuto giugni anomali con sempre maggiore frequenza:
2017,
2019,
2022,
e ora 2025.
Tutti questi mesi si sono distinti per ondate di calore precoci, prolungate e diffuse, che un tempo avremmo definito rare. Oggi, invece, stanno diventando la nuova normalità dell’estate europea.
La percezione cambia con le medie climatiche
Nel 2003 ci si confrontava con la media climatica 1961-1990, più fredda rispetto a quella attuale (1991-2020), già influenzata dal riscaldamento globale. Per questo motivo, un’anomalia di +3°C oggi è ancora più significativa. Se il 2003 si verificasse con le condizioni attuali, risulterebbe addirittura più estremo di quanto lo ricordiamo.
Allo stesso modo, un mese come giugno 2025, se si fosse verificato trent’anni fa, sarebbe stato classificato come evento eccezionale. Oggi, invece, lo viviamo come qualcosa di “quasi normale”. Ma è proprio questa normalizzazione del caldo estremo il segnale più preoccupante del cambiamento climatico in corso.
Una metafora per capire: le rane nella pentola
Come nella celebre metafora delle rane nella pentola d’acqua che si riscalda lentamente, rischiamo di non accorgerci del riscaldamento fino a quando non sarà troppo tardi. Stiamo diventando insensibili ai segnali, anche quando questi sono evidenti: ondate di calore più frequenti, notti tropicali,.. piuttosto alcuni preferiscono credere a strani complotti, la cui validità scientifica è pari a 0. Siamo strani!
Giugno 2025 a Cascina: +4°C sulla media e zero piogge
Analizzando i dati registrati dalla nostra stazione meteorologica di Cascina (PI), emerge chiaramente come giugno 2025 sia stato caratterizzato da un’anomalia termica positiva di ben +4°C rispetto alla media climatologica del periodo. La temperatura media mensile ha infatti raggiunto i 32.6°C, valore decisamente elevato per un mese di giugno.
Si sono contati 20 giorni con temperature massime pari o superiori a 32°C, a testimonianza di un’ondata di calore intensa e prolungata. Sul fronte delle precipitazioni, non si sono verificati eventi piovosi significativi, con un bilancio mensile in deficit di 38 mm rispetto alla media climatica.