Se bloccano la Flotilla, CGIL e USB pronte allo sciopero generale
Sindacati pronti a mobilitazioni in difesa dei corridoi umanitari per Gaza e dei diritti costituzionali
L’Assemblea Generale della CGIL ha approvato ieri un ordine del giorno che prevede la proclamazione di uno sciopero generale tempestivo in caso di attacchi, blocchi o sequestri delle imbarcazioni e del materiale della missione umanitaria Global Sumud Flotilla, impegnata a garantire corridoi umanitari a Gaza.
Nel documento, i sindacati ribadiscono che bloccare la missione significa bloccare la democrazia e la solidarietà e sottolineano la necessità di fermare il genocidio della popolazione palestinese. La CGIL richiama anche le istituzioni italiane ed europee a uscire dalla logica dello scontro militare e a promuovere una conferenza di pace sotto l’egida dell’Onu.
L’ordine del giorno approvato evidenzia inoltre la volontà del sindacato di contrastare le politiche di riarmo e di costruire un’alternativa all’economia di guerra, con investimenti in sanità, istruzione, sicurezza sul lavoro e riforma fiscale a sostegno di salari e pensioni.
Per dare concretezza a queste posizioni, l’Assemblea ha previsto diverse iniziative: la manifestazione nazionale delle associazioni palestinesi a Roma il 4 ottobre, la Marcia PerugiAssisi del 12 ottobre e la partecipazione alla manifestazione “Democrazia al lavoro” del 25 ottobre. Sono inoltre previste assemblee nei luoghi di lavoro, presidi permanenti e altre iniziative sul territorio per sostenere le rivendicazioni.
Anche il sindacato USB si è schierato in difesa della Flotilla, annunciando uno sciopero generale senza preavviso in caso di attacchi o blocchi, accompagnato da un vademecum operativo per le lavoratrici e i lavoratori dei settori pubblici e privati.
Con queste mosse, CGIL e USB intendono difendere i corridoi umanitari, i diritti costituzionali e la pace, contrastando ogni forma di violenza contro la popolazione palestinese e la missione internazionale di solidarietà.