Il Comune di Pisa uscito dalla SdS ma non ha assistenti sociali a sufficienza

Politica
PISA e Provincia
Lunedì, 17 Novembre 2025

E' la denuncia di Paolo Martinelli de La Città delle Persone fatta nel leggere il bilancio di previsione per il 2026: a fronte di 18 assistenti sociali necessari il Comune ne avrà soltanto 14, non adeguati per coprire tutti i servizi sociali comunali

 

Questo il comunicato integrale

"Dup e Bilancio Previsionale dopo uscita dalla SdS, La città delle persone : troppe incognite e nessuna programmazione per la gestione monocomunale dei servizi sociali"

Con l’audizione dell’assessora Bonanno e degli uffici comunali in commissione, sono emerse criticità rilevanti riguardo al DUP - Documento Unico di Programmazione e al Bilancio Previsionale 2026 in vista del passaggio alla gestione monocomunale dei servizi sociali dopo l’uscita del Comune dalla Società della Salute.

"Sul personale - spiegano i consiglieri comunali de La città delle persone Paolo Martinelli, Emilia Lacroce e Gianluca Gionfriddo - è stato confermato che il Comune potrà contare su 12 assistenti sociali trasferiti dalla SDS e 2 già in organico distaccati in SdS, per un totale di 14 unità. L’applicazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali richiederebbe invece 18 assistenti sociali per arrivare allo standard di 1 assistente ogni 5000 abitanti, ma nel DUP e nel bilancio non è prevista l’assunzione dei 4 mancanti. Il Comune sceglie consapevolmente di non raggiungere gli standard nazionali, riproponendo un rapporto di 1 assistente ogni 6.500 abitanti, sotto il livello richiesto per legge.

È emerso inoltre - proseguono i consiglieri - che non esiste al momento un piano operativo per il trasferimento dei servizi da SDS al Comune: è stata citata la possibilità di usufruire di una proroga di 6 mesi con gestione transitoria da parte di ASL, periodo nel quale dovranno ancora essere definite convenzioni, passaggi di personale e modalità organizzative. Si conferma quindi che l’uscita dalla SDS è stata una scelta politica improvvisata, senza analisi e senza programmazione.

Sul piano finanziario, il DUP e il Bilancio Previsionale ripropongono le stesse risorse finora trasferite ad SDS, senza alcun incremento destinato alla nuova gestione monocomunale. Rimane quindi irrisolta la questione che Martinelli ha sollevato in Commissione: se gli studi commissionati dal Comune confermano che il modello associato produce economie di scala e quindi risparmio delle funzioni trasversali condivise tra i Comuni, come sarà possibile garantire gli stessi servizi – per quantità e qualità – senza risorse aggiuntive con il modello monocomunale, in cui Pisa dovrà fare da sola? L’Amministrazione continua a promettere che nulla cambierà rispetto alla continuità dei servizi, ma al di là delle parole non ci sono evidenze che questo accada. Tutto questo è estremamente preoccupante”.
 

redazione.cascinanotizie