Nuovo lockdown, tenuta della sanità e del tessuto produttivo: parla Antonio Mazzeo
Il neo presidente del consiglio regionale della Toscana interviene a Punto Radio: "Ho toccato con mano la disperazione dei commercianti pisani. Il nostro sistema sanitario sta reggendo l'urto della pandemia, ma potrebbe essere necessario un nuovo lockdown. Destineremo risorse al mondo dello spettacolo in crisi". Donato Antonio Todisco e la Todisco Group si mettono a disposizione per l'acquisto di ventilatori da destinare ai reparti di terapia intensiva toscani
Prima intervista post elettorale a Punto Radio per Antonio Mazzeo, neo presidente del conisglio regionale della Toscana. Durante la puntata di Primo Piano condotta da Massimo Marini e Luca Doni, Mazzeo ha toccato diversi punti dell'attualità, a partire dalla pandemia da Coronavirus, fino ad arrivare alla politica e alle prospettive del prossimo futuro.
In piena pandemia il dialogo tra tutte le forze politiche è una necessità, ma risposndendo all'appello della Lega di Cascina appena avanzato nei confronti del sindaco Michelangelo Betti (► leggi QUI), Antonio Mazzeo puntualizza: "Il dialogo sì, è necessario, ma poi bisogna definire i ruoli che ognuno ha. Al presidente Eugenio Giani, in questi giorni, ho sempre consigliato di ascoltare anche le minoranze, poi però, le decisioni le deve prendere chi governa, la maggioranza".
Sul nuovo lockdown in Toscana si va verso la serrata alle 18: "Chiusura della circolazione al traffico dopo le 21 - specifica Antonio Mazzeo - anche se il Cts chiede che sia anticipato alle 18. Personalmente credo che sia necessario maggiore equilibrio tra l'emergenza sanitaria e quella economica. Restano la chiusura alle 18 di bar e ristoranti. Sulle strade, invece, si potrà continuare a stare solo per motivi di lavoro o di salute. In programma anche la chiusura nei fine settimana dei negozi dei centri commerciali e l'utilizzo della didattica a distanza a partire dalla seconda media, e a salire, fino alle superiori. Aspettiamo di conoscere il nuovo Dpcm, poi, se i dati sulla pandemia non cambieranno, si andrà verso il lockdown vero e proprio".
Sulle restrizioni al commercio dell'ultimo Dpcm già varato, il presidente del consiglio regionale ha ascoltato la voce dei commercianti pisani: "Sono stato in piazza a Pisa - dice - per la manifestazione dei commercianti. Ho deciso di andare di persona per raccogliere la rabbia e le frustrazioni delle persone, per far sentire la vicinanza della politica. Solo andando in piazza puoi vedere gli occhi e le lacrime di chi è stato colpito duramente dalla pandemia".
Altro punto cardine è la tenuta del sistema sanitario regionale, messo a dura prova dall'emergenza sanitaria: "Abbiamo un sistema sanitario che regge - spiega Antonio Mazzeo - il 30% di riempimento delle terapie intensive di questi giorni, è frutto anche della nostra volontà di ospedalizzare anche chi non sarebbe dovuto andare in terapia intensiva, per aiutare questi pazienti a sconfiggere priam il virus".
Antonio Mazzeo ha anche dialogato con il professore Francesco Menichetti, virologo di fama internazionale e direttore di Malattie Infettive dell'Aoup. Antonio Mazzeo conferma le preoccupazioni di Menichetti: "Il coinvolgimento e l'ascolto dei professionisti della sanità è essenziale - dice Mazzeo -. La mia prima uscita pubblica è stata proprio nel reparto del professor Menichetti. Forse, se ci sono stati dei limiti di gestione della pandemia, in questi mesi si sono ascoltati poco i professionisti del settore. Il vero problema non è la cura dei pazienti Covid, tutti presi in carico dai nostri ospedali. Il problema è la cessazione in parallelo delle altre attività degli ospedali, tutti riconvertiti in soli reparti Covid". Altra criticità è la tracciabilità del virus. "Sì e come regione Toscana abbiamo aumentato il personale e le strutture dedicate a questo. Ad un certo punto, però, la risposta alla pandemia può arrivare solo dalla chiusura e dalla diminuzione delle attività delle persone e con la messa a regime delle diverse misure previste, come l'ampliamento dei mezzi del trasporto pubblico locale".
La giornata di Antonio Mazzeo si divide tra le preoccupazioni sanitarie e quelle relative al mondo del lavoro. Sulla situazione vissuta dal mondo del lavoro, il presidente del consiglio regionale della Toscana dialoga con Donato Antonio Todisco, presidente della Todisco Group, azienda pisana leader della chimica nazionale.
"Come imprenditore - racconta Donato Antonio Todisco - posso dire che stiamo combattendo contro il virus. La cosa che più mi preoccupa? Che le persone e i miei dipendenti stiano male. La situazione che attraversiamo è simile a una guerra, con il Pil che cala e il debito pubblico che aumenta. Mi domando: riusciremo a recupaerare e a tagliare il debito pubblico che si sta accumulando sempre di più?". Il presidente della Todisco Group, già vicino alla Regione Toscana durante la prima ondata pandemica con l'acquisto di ben 3 mila test sierologici, rinnova il suo impegno: "Come gruppo - dice Todisco - siamo a disposizione per l'acquisto di ventilatori da utilizzare nelle terapie intensive toscane (sei o sette dice, per una spesa di 18/20 mila euro a macchinario ndr)". Proposta subito accettata da Antonio Mazzeo.
In chiusura Antonio Mazzeo parla del mandato della nuova giunta regionale. "Per me la priorità sono i lavoratori, le imprese e il mondo dello spettacolo, duramente colpito dalla pandemia e non supportato dagli aiuti arrivati dal Governo. Tutto ciò che risparmieremo dal taglio delle feste regionali e delle attività del consiglio regionale, vorrei che fosse convogliato verso questi settori del mercato del lavoro".
Il neo presidente del consiglio regionale ha anche una parola per Cascina e per futuro prossimo della politica pisana. "Ve lo posso dire, il giorno della vittoria di Betti a Cascina, ero più emozionato di quello della mia rielezione in consiglio regionale. Perché da Cascina era partito tutto, anche le nostre paure. Poi la stessa cosa accadde a Pisa. Ecco, credo che anche a Pisa potremo farcela. A Cascina hanno vinto dei ragazzi nuovi, alla prima esperienza amministrativa. La stessa cosa dovrà accadere a Pisa per tentare di riprendere la guida della città". E di seguito: "A Cascina abbiamo costruito una coalizione larga, non al primo turno, anche se avevo lavorato per questo. A Livorno con una coalizione larga abbiamo vinto, a Cascina pure. A Pisa, a tre anni dal voto, dobbiamo lavorare per questo obiettivo".
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