Omicidio in Piazza Vittorio Emanuele a Pisa, le reazioni politiche

Politica
PISA e Provincia
Domenica, 7 Gennaio 2024

Alcuni esponenti dell'opposizione in consiglio comunale esprimono la loro opinione sull'omicidio avvenuto in Piazza Vittorio Emanuele II, unanime il cordoglio per la morte e le critiche alla mancanza di sicurezza in città nel quartiere più controllato della città

 

Questi i comunicati integrali

Matteo Trapani
Capogruppo PD in Consiglio Comunale

La recente tragedia nel centro di Pisa ha scosso profondamente e nuovamente la nostra comunità. Lo diciamo ormai da tempo che servono serie politiche di contrasto alla microcriminalità, bisogna  ritornare a rendere i nostri quartieri veramente vivibili, non dormitori. In questi la ricetta leghista che ci hanno proposto ha provocato un peggioramento proprio sulla sicurezza.
Manca la promozione di legami e dialoghi più stretti tra le persone che i quartieri li vivono, le forze dell'ordine e le istituzioni, al fine di contribuire a individuare e affrontare più efficacemente potenziali problematiche. 
È necessario investire veramente sulla valutazione continua delle aree ad alto rischio e sull'implementazione di misure preventive mirate e iniziative sociali che possano per davvero migliorare la sicurezza in luoghi sensibili della città. Se invece guardiamo al modo scellerato con il quale si gestiscono temi come la polizia municipale, i servizi sociali, la ricostruzione di spazi vivibili in città, la partecipazione, il dialogo tra comunità, ci accorgiamo che ormai a Pisa la situazione è degenerata. Il sindaco portò Salvini in campagna elettorale a parlare di sicurezza proprio in zona stazione, ora è chiaro  - ma lo è già da tempo - che la sicurezza per la Lega è solo uno spot elettorale.

Shkelzen Hasanaj 
Responsabile per i rapporti con le comunità straniere e religiose del PD Pisa

Le strade (poco) sicure di Pisa:
il caso del Venticinquenne accoltellato a morte in Piazza Vittorio Emanuele II

Da settembre a Pisa sono tornati i militari dell’esercito, cui è stato assegnato il compito di presidiare e pattugliare il territorio della città. Nelle intenzioni dell’onorevole leghista Ziello questa misura straordinaria avrebbe dovuto contribuire a garantire maggiore sicurezza per i cittadini. 
Passato qualche mese, possiamo già constatare in questi primi giorni del nuovo anno, come la misura sia fallita, con i militari che possono al più segnalare alle forze dell’ordine eventuali infrazioni. Dati alla mano, è evidente che la sicurezza nella città di Pisa non è migliorata ed anzi si può invece affermare che i reati contro la persona, lo spaccio, le risse e i furti in pieno giorno avvengono quotidianamente ed in misura crescente, nonostante la militarizzazione. Questo si rende evidente soprattutto con l’uccisione del venticinquenne tunisino, accoltellato a more in pieno centro (davanti alla Posta centrale). Il progetto di soluzione affidato alla crescente militarizzazione della zona, o alla mera presenza deli vigili è fallito, con la stazione e diversi quartieri limitrofi ormai fuori da ogni controllo. 
Un’impressione che è confermata dai residenti della zona stazione che quotidianamente si lamentano della situazione.  Le persone che ci abitano o hanno attività commerciali ci riportano come spacci, risse e furti avvengano ormai in pieno giorno e sotto gli occhi dei vigili che hanno difficoltà nel gestire situazioni spesso molto pericolose. Da qualche anno, il comune ha preso in affitto un fondo vicino alla Snai in zona stazione, con lo scopo di presidiare la zona. Purtroppo, anche questo progetto è naufragato. 
Né d’altronde, le sole misure di inserimento delle forze dell’ordine possono bastare. Un’impressione confortata dai dati che ci segnalano un aumento del 50% dei reati nella nostra città. Soltanto con un approccio complessivo, una pianificazione delle misure di sicurezza che tenga insieme urbanistica, commercio ed attività sociali è possibile provare ad individuare soluzioni che consentano anche al corpo di polizia municipale e alle altre forze dell’ordine di svolgere il loro lavoro al meglio. L’obiettivo è consentire ai cittadini di riappropriarsi di spazi pubblici che oggi sentono come invivibili: passati cinque anni e mezzo, possiamo dire che fino ad ora Conti ha fallito.

Ciccio Auletta – consigliere comunale Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare

Stazione: cordoglio per l’omicidio di un ragazzo. Non è la militarizzazione la soluzione 

Un ragazzo di appena 25 anni, Ilyes Amri, è stato brutalmente assassinato a Pisa, in Piazza Vittorio Emanuele, in pieno centro. È una tragedia che lascia sgomenti, attoniti, senza parole. 

Esprimiamo il nostro più sincero cordoglio alla famiglia e le nostre condoglianze e vicinanza per questa tragica perdita. 

Si tratta di una giornata di lutto per la nostra città, l’ennesima: è morto un ragazzo che viveva a Pisa con il fratello più piccolo, a cui la nostra comunità deve ora assicurare aiuto ed assistenza. 
  
Sappiamo ancora poco delle motivazioni e della dinamica dell’omicidio: per capirne qualcosa, bisognerà (bisognerebbe) aspettare l’esito delle indagini. Eppure la politica locale si è già “appropriata” di questa tragedia, e ha già emesso la propria sentenza. Alle origini del fatto di sangue, dicono in molti (Sindaco in testa), vi sarebbe il “degrado” della zona stazione: cioè lo spaccio di droga, la “microcriminalità”, le risse tra “balordi” nei vicoli del quartiere, i senza fissa dimora che dormono per strada, gli ubriachi e i tossicodipendenti che stazionano sui marciapiedi (e alla lista qualcuno aggiunge, immancabilmente, “l’immigrazione clandestina”). Servirebbe dunque – si dice – un controllo più capillare delle forze dell’ordine nella zona. Eppure come dichiarato dallo stesso Questore, siamo nel quartiere più controllato della città. E’ evidente ancora una volta che la militarizzazione di un territorio, anche con l’esercito come avviene a Pisa, non è in alcun modo la soluzione, rispetto a criticità e problemi complessi a cui chi amministra questa città non dà in alcun modo risposte con politiche adeguate ma si limita a slogan e propaganda. 

Non ci uniamo al coro delle strumentalizzazioni e delle frasi di circostanza che arrivano da tutte le parti ancora una volta, sindaco Conti in primis. La destra ha marciato in tutti questi anni sul passo di strumentalizzazioni e slogan beceramente securitari e privi di ogni fondamento, senza mai mettere in atto nessuno degli interventi sociali e di prevenzione realmente necessari per i nostri quartieri, a partire dalla stazione. 

Ripetiamo da anni e anni che la zona Stazione avrebbe bisogno di ampi interventi di riqualificazione urbana e sociale: magari non per farne l’ennesimo quartiere pieno solo di turisti e di tavolini di ristoranti, ma per creare uno spazio accogliente e vivibile per bambini, famiglie, residenti, anziani, giovani, recuperando spazi e case abbandonate. Ma nulla viene fatto perché da anni, invece, prevale la canea che periodicamente invoca telecamere, presidi fissi e mobili di polizia, interventi “muscolari” delle forze dell’ordine, espulsioni e via discorrendo. 

Oggi ci uniamo al dolore della famiglia di Amri e della sua comunità. 
  

  
  
 

 

 

 

redazione.cascinanotizie