Ore decisive per il Pisa. Il nodo sta nell'acconto

Sport
Martedì, 22 Novembre 2016

Si entra nelle ore decisive per il futuro del Pisa. Domani scadono i termini per la presentazione delle offerte e ad oggi, nessuno dei quattro pretendenti ammessa alla “data room” per analizzare i conti ha dichiarato di ritirarsi dalla corsa.

Logica quindi vorrebbe che tutti entro domani presentino una loro proposta di acquisto. C’è almeno da augurarsi che, se qualcuno avesse ritenuto i conti del Pisa incompatibili con un’offerta a questo punto lo avrebbe già denunciato. Invece  silenzio da parte di tutti e quindi è facile ipotizzare che alla fine le offerte di acquisto arriveranno e probabilmente saranno tre. L’unico che resterà fuori da giochi, per il momento, è Maurizio Mian che, come ha più volte detto, intende dare il suo contributo come socio di minoranza se ne sussisteranno le condizioni.

Tutti al lavoro quindi per preparare un offerta che sia congrua e che vada a coprire anche le garanzie richieste dalla Lega di Serie B, ovvero il 10% del valore del club.

I contatti fra acquirenti e venditori non mancano. E’ molto probabile che nel pomeriggio di oggi Lorenzo Petroni con i suoi avvocati incontri a Roma, gli emissari della famiglia Corrado. Il gruppo Magico srl è per il momento quello che ci sta provando con più convinzione, ma per arrivare al traguardo servono soldi, soldi veri. I Petroni non si accontentano di 400.000 euro di acconto, partono dal presupposto di essere entrati nel Pisa un anno fa versando 1.500.000 euro e vorrebbero ricevere altrettanto. E’ su queste cifre che si gioca la battaglia, perché il saldo può arrivare anche a fine stagione, ma c’è bisogno di trovare la quadra sull’acconto e l’incontro di oggi, sempre che sia confermato, avrebbe proprio questo scopo.

Dal fronte IPM di Ruggeri e Sportativa di Dana, regna il silenzio più assoluto. Indiscrezioni vogliono il primo al lavoro per arrivare a formalizzare un offerta della quale al momento non si conoscono i termini, mentre del secondo se ne sono perse le tracce da ormai una decina di giorni.

Resta la necessità di fare presto. La squadra ha bisogno di una società alle spalle che la tuteli sul campo (leggi torti arbitrali), ma che dia loro anche le più ampie garanzie fuori dal rettangolo di gioco. Il tempo è scaduto ed è proprio il caso di dire: ora o mai più

massimo.corsini