Ospedalino di Navacchio, personale in quarantena e misure contro il Coronavirus

Cronaca
VOLTERRA - VALDICECINA
Lunedì, 16 Marzo 2020

"Dopo che un paziente, inviatoci dall'Ospedale di Pisa, è risultato positivo al Covid-19, abbiamo preso tutte le misure cautelari necessarie per garantire la sicurezza di pazienti e personale medico e sanitario,  vietate le visite dei familiari ai degenti", così il presidente della Misericordia di Navacchio, Luigi Nannipieri

La vicenda prende il via l'11 marzo quando, sulla base di accordi storici tra la Misericordia di Navacchio, la Ausl e l'Azienda Ospedaliera di Pisa, nel pomeriggio viene mandato un paziente di 80 anni con patologie non afferenti al Coronavirus che era già ricoverato a Pisa da 10 giorni. Una modalità standard. A Navacchio avrebbe dovuto restare per almeno 8 giorni.

La mattina del 13 marzo l'80enne evidenzia un po' di febbre e tosse, viene mandato in Pronto Soccorso a Pisa con l'avviso che venisse effettuato il test per il Coronavirus, tampone che risulta positivo.

Ma è solo il sabato mattina, a seguito di una telefonata da parte dei sanitari dell'Ospedalino di Navacchio, che lo vengono a sapere.

Immediatamente vengono presi tutti i provvedimenti del caso, secondo i protocolli standard previsti per questa eventualità.

"Al suo arrivo aveva solo patologie diverse, la Misericordia di Navacchio non poteva fare altro che accoglierlo, ai primi accenni di febbre e tosse il personale si è subito attivato facendolo visitare al Pronto Soccorso di Cisanello per verificare col tempone se fosse o no positivo al Covid-19. Quando ci hanno informati abbiamo subito attivato le procedure", spiega il presidente della Misericordia di Navacchio, Luigi Nannipieri.

Sono stati chiusi gli ambulatori e disdette tutte le visite programmate sino alla fine del mese. Tutto il personale entrato in contatto col il paziente risultato positivo sono stati messi in quarantena, circa 15 persone. La stanza di degenza dove era stato messo è stata completamente sanificata e gli altri pazienti presenti in stanza sono stati posizionati in singole camere. I familiari dei pazienti dell'Ospedalino non possono fare visite ma solo chiamare i medici che via telefono informano sullo stato di salute del familiare e solo in casi urgenti è prevista la deroga per la visita.

"Adesso abbimo inviato una lettera ufficiale sia alla AUSL sia all'Azienda Ospedaliera in cui chiediamo che qualsiasi altro paziente che ci viene inviato dovrà prima essere da loro controllato con il tampone per le verifiche del caso. Non ci possiamo permettere ulteriori degenti che poi risultino positivi al Covid-19", conclude Luigi Nannipieri.

E' stata avvertita anche la Pubblica Assistenza di Cascina perché l'ambulanza del 118 che ci ha portato l'80enne poi risultato positivo era del loro staff.

luca.doni