Paolo Martinelli: "Patrimonio pubblico e cultura trattati con approssimazione"

Politica
PISA e Provincia
Mercoledì, 27 Marzo 2024

E' la critica del capogruppo della lista "La città delle persone" in consiglio comunale a Pisa, Paolo Martinelli, sul disegno della Giunta Conti di affidare gli immobili comunali alla Patrimonio Pisa srl

Questo il comunicato integrale

"Non si trattano con questa approssimazione la cultura e il patrimonio pubblico di Pisa. Per questo abbiamo votato contro la modifica dello statuto della Pisa Patrimonio srl. La giunta Conti ha fatto l'ennesima forzatura, con un passaggio frettoloso, pieno di incognite, privo di trasparenza, senza nessun coinvolgimento della città e del suo tessuto associativo e culturale". A dichiararlo sono i consiglieri comunali de La città delle persone Paolo Martinelli, Gianluca Gionfriddo ed Emilia Lacroce, spiegando il loro voto durante il Consiglio comunale di lunedì 25 marzo. "Con la modifica statutaria deliberata dalla giunta- spiegano i consiglieri -, la società immobiliare Pisa Patrimonio srl si occuperà anche di eventi turistici e culturali e della gestione di strutture che potrebbero essere davvero strategiche per la programmazione culturale e per le attività delle associazioni del settore. Hanno infatti deciso di preparare la strada per affidare alla società alcuni immobili molto importanti:  Stazione Leopolda, Arsenali Repubblicani, Parco della cittadella, Vecchi Macelli, ex stazione Cpt, ex Stazioni tram di San Piero, Marina, Tirrenia, Calambrone, ex Pirellino ed ex Mensa cpt al complesso Fermi.
Una scelta così rilevante è stata assunta per l'ennesima volta dalla maggioranza di centrodestra con un blitz, in meno di 10 giorni, senza l'adeguato approfondimento e confronto con le forze in Consiglio comunale e, soprattutto, con la città e con chi si occupa di cultura. Riteniamo questa urgenza ingiustificata e molto rischiosa. Restano infatti inevase molte domande fondamentali su punti decisivi per il futuro dell'offerta culturale della città. Quali sono le garanzie di valorizzazione degli immobili che passeranno in gestione, perché sono stati scelti proprio quelli e perché in blocco, senza gradualità e senza prevedere un monitoraggio degli effetti? Quali sono le competenze di management della società per occuparsi anche di eventi turistico-culturali? Quali garanzie ci sono che gli eventi e le manifestazioni saranno liberamente accessibili alla cittadinanza e che gli spazi saranno aperti all'associazionismo diffuso che la città esprime? Quali sono i margini di supervisione e d'intervento degli assessori alla cultura e al turismo sulla gestione degli spazi? Qual è il piano industriale e finanziario a sostegno e garanzia di questa operazione?
Non c'è nessuna chiarezza su questi aspetti. Per questo, dopo aver provato a migliorare il testo in Consiglio con decine di emendamenti, non possiamo che respingere nel metodo e nel merito questa proposta. Abbiamo un'idea ben diversa di come si gestiscono questioni così importanti - concludono Martinelli, Gionfriddo e Lacroce - e, per questo, chiediamo pubblicamente che si avvii velocemente un confronto aperto alla cittadinanza per una gestione trasparente e responsabile del patrimonio pubblico di Pisa e delle sue prospettive turistiche e culturali"

 

redazione.cascinanotizie