Parità di genere nella scienza e tecnologia, incontro il 4 febbraio alla Normale

Cultura
PISA e Provincia
Lunedì, 3 Febbraio 2020

Parità di genere nelle discipline scientifiche e tecnologiche. Ne parlano alla Scuola Normale esperti nazionali il 4 febbraio, nella Sala Stemmi della Scuola.

 
Scienze e tecnologia sono ancora “territorio” in cui prevale la presenza maschile. Qual è la situazione italiana? Come incentivare la scelta femminile di corsi universitari e di carriere accademiche nelle cosiddette STEM, le discipline Science, Technology, Engineering and Mathematics? 
 
Se ne parlerà alla Scuola Normale martedì 4 febbraio a partire dalle 15, nella Sala Stemmi, con Sveva Avveduto (Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del CNR), Giorgio Chiarelli e Sandra Leone (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), Patrizia Colella (dirigente scolastica), Ilaria Pavan (Scuola Normale Superiore).
 
La presenza femminile in ambito “scienza e tecnologia” in Italia è aumentata sensibilmente negli ultimi anni, ma percentualmente il divario con la popolazione maschile è ancora ampio, soprattutto quando si intraprende la carriera accademica.

Nell’anno accademico 2017/2018, (fonte MIUR), la popolazione studentesca femminile iscritta a corsi di Scienze naturali arriva a essere del 57%; per i corsi di ingegneria e tecnologia, la percentuale scende al 27%. A livello di dottorato, nell’anno accademico precedente, il 2016/2017, la  presenza femminile scende al 48% nelle Scienze naturali, mentre nel settore ingegneria e tecnologia si attesta al 36%.
Passando dalla formazione universitaria alla carriera accademica, la forbice tra donne e uomini si amplia: nel 2017 la presenza di ricercatrici a tempo determinato (tipo A e B) nelle Scienze naturali era del 37,9%, percentuale che scende ulteriormente per le ricercatrici del settore “Engineering and technology”, non raggiungendo il 30%. Infine a livello più alto di carriera, cioè per il ruolo di Full professor, l’afferenza complessiva delle donne all’area STEM si riduce al 23%.

Una situazione quindi ancora lontana dall’obiettivo previsto dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile adottata nel 2015, di assicurare un’istruzione di qualità equa e inclusiva e di eliminare la disparità di genere.
 

redazione.cascinanotizie