PD Cascina: critica la Giunta Ceccardi sui servizi socio sanitari

Politica
Cascina
Giovedì, 14 Dicembre 2017

Continuano le prese di posizione dopo le esternazioni della Sindaca Ceccardi alla trasmissione di Rai Tre "Agorà", è il PD Cascinese che critica le affermazioni della prima cittadina e attacca anche sulla volontà del Comune di uscire dalla Società della Salute.

 

Sanità a Cascina e in Calabria, queste sconosciute

Inadeguata la gestione del settore nel nostro Comune

La gestione dell’amministrazione non si improvvisa, in particolare in un settore delicato come quello sanitario. In questi giorni lo ha scoperto anche la sindaca di Cascina, purtroppo per lei in una diretta nazionale su “Agorà” di Rai Tre. Susanna Ceccardi ha ritenuto di poter esprimere giudizi in maniera poco fondata, esponendosi a una pessima figura a livello nazionale. Da parte sua sarebbe stata opportuna una riflessione sulla gestione del settore sociosanitario in ambito comunale, ma questo l’avrebbe probabilmente costretta al silenzio.

Forse la sindaca dovrebbe pensare a Cascina, più che a offendere la professionalità dei medici calabresi.

Il nuovo distretto socio-sanitario è stato consegnato a settembre 2016, ma non c’è ancora nessuna notizia sui tempi dell’effettiva apertura della struttura. Senza considerare che l’assessore alle politiche sociali aveva annunciato in consiglio comunale che il distretto sarebbe stato operativo entro maggio 2017.

Per un anno gli amministratori hanno proclamato l’intenzione di uscire dalla Società della salute, ovvero dalla rete dei comuni dell’area pisana che garantisce un più alto livello di servizi sociosanitari anche ai residenti cascinesi. In questo caso gli annunci si sono sgonfiati e sono finiti come polvere sotto al tappeto. La sindaca si deve essere resa conto che il valore economico dei servizi erogati in ogni singolo comune è superiore alle risorse finanziarie trasferite alla gestione associata. Infatti il costo delle prestazioni e dei servizi erogati a Cascina è superiore alla quota comunale da trasferire: un valore di circa 2 milioni di euro di servizi a fronte di un milione e 600mila di trasferimenti comunali.

luca.doni