Peccioli, un 2021 da incorniciare

Cultura
Peccioli
Giovedì, 6 Gennaio 2022

Ultimo, in ordine di tempo, il riconoscimento di "miglior piccola città dell'anno" da parte della prestigiosa rivista d'arte italiana "Artribune"

Il 2021 si chiude in bellezza per Peccioli e tutto il territorio comunale.

Un anno veramente da incorniciare, un po' come accaduto all'Italia nello sport.

Due grandi inaugurazioni: la passerella "Ndless Sunset" e il bellissimo Palazzo Senza Tempo, il riconoscimento di Comune accessibile con la Bandiera Lilla per la disabilità a sventolare sul pennone del Municipio, assieme a quella Arancione oper il borgo della valdera, marchio di qualità turistico ambientale.

E poi il grande successo di Peccioli al Padiglione Italia alla Biennale di Venezia, il luogo da dove Peccioli e i Sindaci della valdera hanno lanciato la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2025.

Il sindaco Renzo Macelloni non dimentica poi i tantissimi eventi, nonostante il periodo pandemico da Covid, che si sono tenuti, sia in presenza che on line.

Tornando alla ciliegina sulla torta: nei premi del “Best 2021” c'è anche Peccioli che, secondo la redazione di Artribune, ha meritato il riconoscimento come “Miglior piccola città dell'anno”.

Un premio importante da parte di quella che è la più ampia e diffusa redazione culturale nel nostro Paese: 250 collaboratori in tutto il mondo, oltre a un sito con migliaia di contatti mensili e una rivista distribuita in 55mila copie in tutta Italia.

«Che Peccioli sia la “piccola capitale italiana dell’arte contemporanea” lo ripetiamo da anni – si legge nella motivazione pubblicata proprio da Artribune -. E allora dove sta la novità? La novità sta che questa cittadina in provincia di Pisa continua a picchiare come un fabbro sulla crescita intellettuale dei propri cittadini, la rigenerazione culturale, l’arte pubblica. Un processo che si è rallentato con la pandemia? Ma manco per sogno! Non solo hanno partecipato alla Biennale di Venezia con un bel pezzo del Padiglione Italia, non solo hanno inaugurato un edificio arditissimo di Mario Cucinella violando lo sciocco tabù italiano che vede l’architettura storica e quella contemporanea come due compartimenti stagni, ma a fine 2021 hanno pure rilanciato con una grande mostra curata da Antonella Nicola e Sergio Risaliti che punta a lasciare ulteriori opere d’arte stabili nel paese e nelle frazioni. Con una capacità efficacissima di coinvolgere i privati. Si parlerà molto nel 2022 dei borghi italiani sotto i 5000 abitanti. Ebbene, Peccioli è il borgo-simbolo sotto i 5000 abitanti. Studiarlo, copiarlo, capirlo potrebbe essere una ottima chiave di lettura».

luca.doni