Perchè quello di Cosenza è un buon punto

Sport
PISA e Provincia
Lunedì, 28 Dicembre 2020

Muovere la classifica con una serie positiva aperta è sempre cosa buona. Il Pisa torna da Cosenza con tante certezze in più

Ripartire dalla prestazione. Disquisire se a Cosenza si sia trattato di un punto guadagnato o di un punto perso è esercizio ludico buono soltanto per alimentare rimpianti che, guardando la classifica è bene non avere. Un punto conquistato lontano, lontanissimo, da casa è sempre da accettare con il sorriso, soprattutto se arriva a rimpinguare una serie positiva in atto ormai da sei giornate, soprattutto se arrivato sul campo di una diretta concorrente per la permanenza in serie B, si perché è sempre meglio guardarsi alle spalle, i voli pindarici si possono rimandare, eventualmente ad altri momenti.

Si torna da Cosenza con la certezza di avere una squadra solida che sta reggendo l’urto di sei partite in 19 giorni, la fiducia cresce partita dopo partita e se anche qualcuno non ha reso secondo gli standard delle ultime uscite, altri mostrano una condizione da stropicciarsi gli occhi. Come Robert Gucher, che è passato da essere il principe del salvataggio sulla linea, di questi tempi nella passata stagione ne fece ben due nella stessa gara, a Cremona, a re dei bomber con il quinto centro stagionale, al San Vito – Marulla, addirittura di testa, come il più spietato dei rapaci di area di rigore. Con il capitano, crescono anche De Vitis impiegato sia da mediano, barra, regista, che come terzo, barra, secondo di difesa, Mazzitelli, molto a suo agio nel ruolo di mezzala e Meroni che torna in campo da titolare dopo il triangolare nefasto di Sassuolo e recita alla perfezione il copione scritto per lui da mister D’Angelo. Bene anche Soddimo che continua a mostrare una crescita di condizione che lascia ben sperare nel futuro, e Sibilli ancora una volta di grande impatto una volta entrato in campo

In discesa le azioni di Birindelli, incappato in una giornata negativa, di Palombi, un errore da "matita rossa" sottoporta quando ha centrato il palo da pochi centimetri e di Luca Vido. Il numero 19 merita un discorso a parte, il rigore sbagliato dopo pochi giri d’orologio, il primo in maglia nerazzurra calciato dall’ex Atalanta, ha condizionato la sua partita. Nonostante le presenze sul curriculum è giovane, ci sta resta il rammarico per un errore di giustezza, bastava un maledetto centimetro ed il pallone sarebbe entrato e tutti noi avremmo visto un’altra partita ma, lo abbiamo detto in apertura, niente rimpianti, ripartiamo dalla prestazione e chissà se sarà possibile rivedere il Pisa in questo anno: da Frosinone sul fonte covid arrivano pessimi segnali ed i ciociari potrebbero giocarsi il jolly rinvio proprio con il Pisa, sarebbe un peccato, ma questo 2020 è così, prendore o lasciare. Un anno horribilis, per la vita reale dove ogni giorno si aspettano le 17 per il bollettino di guerra al coronavirus, ma che dal punto di vista calcistico è stato uno dei più belli della storia recente del Pisa.

Questa sera vi aspettiamo a Punto Radio Soporting Club, a partire dalle 19, per qull'ora sapreso se quello visto a Cosenza sarà stato o meno l'ultimo Pisa dell'anno. Il Frosinone entro le 17, a norma di regolamento, dovrà comunicare se chiedere il rinvio o tenersi il jolly per la prossima gara contro la Spal.

foto fabio fagiolini /pisa sc

massimo.corsini